Il Vicepresidente dell’Anci, Perugini, sulla manovra economica
«Ormai da tempo – dichiara il Vice Presidente nazionale dell’ANCI (l’Associazione dei Comuni d’Italia), Salvatore Perugini – ci sentiamo ripetere: le tasse non saranno aumentate e sarà ridotta la pressione fiscale; non ci sarà bisogno di manovre aggiuntive; la riforma epocale del federalismo fiscale è una realtà; riparte il programma degli investimenti per la crescita e lo sviluppo; si avvia il piano per il Sud.
La realtà del ferragosto – prosegue Salvatore Perugini – è diametralmente opposta. Una nuova e ravvicinata seconda manovra iniqua e irragionevole continua a far lievitare l’imposizione fiscale; il federalismo, posto che sia mai esistito, da riforma epocale si materializza spettrale; si tagliano i fondi Fas destinati allo sviluppo del Mezzogiorno; si abbatte sugli enti locali l'ennesima scure che pregiudica i servizi minimi essenziali e gli investimenti; il sistema delle autonomie è al collasso, pur avendo sin qui e da solo contribuito al miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
Certo, la congiuntura è molto preoccupante e obbliga al senso di responsabilità collettiva pubblica e privata, ma questa è la peggiore risposta rispetto alla quale occorre suscitare una forte mobilitazione delle coscienze che liberi il Paese dalla pervasiva indifferenza per ciò che accade da tempo, quasi in un rassegnato clima di ineluttabilità. Le forze politiche, i livelli istituzionali del sistema delle autonomie locali, le forze sociali, sindacali, produttive – conclude il Vice Presidente nazionale dell’ANCI Perugini – devono fare massa critica affinché il parlamento ribalti la tendenza recessiva verso cui siamo da tempo pervicacemente incamminati».