Il Ferragosto degli italiani rallentato dalla crisi. Torna la gita fuori porta
Crisi economica e manovra fiscale non fermano il ferragosto degli italiani ma ne rallentano, per così dire, la corsa. Tutti in fuga dalle principali città in direzione di località balneari, qualcuno verso il fresco delle montagne, e sul fronte della viabilità si riaccende la lampadina rossa su tutta la rete autostradale.
Oggi e domani previsto traffico meno intenso - anche grazie al blocco della circolazione dei mezzi pesanti (che dovranno restare fermi dalle 7 alle 24 di oggi e dalle 7 alle 23 di domani, 15 agosto) - ma le statistiche parlano chiaro: in media il 65% dei vacanzieri quest’anno ha scelto l’auto come mezzo preferito per i suoi spostamenti, solo il 25% utilizzerà il treno ed il 10% l’aereo. Mentre la crisi riduce le aspettative e fa tornare di moda, la cosiddetta “gita fuori porta”: meno costosa e comunque appagante. Cinque milioni le persone che infatti partiranno oggi e rientreranno a casa già la notte del 15 o al più tardi martedì 16. Rispetto all’anno scorso si stima un 8% in meno di partenze, conseguenza della crisi economica che incide sempre di più sul bilancio familiare.