CIA. Crisi ortofrutta, D’Acri: “Abbiamo perso 20 milioni”

Calabria Attualità

La grave crisi che investe il settore ortofrutta richiede, in una situazione straordinaria, interventi eccezionali. Dopo i cetrioli, le pesche e le nettarine è il turno di meloni e angurie. Il mercato del cocomero, simbolo dell’estate, versa in una grave e profonda crisi. Una crisi contingente ma con molti aspetti di tipo strutturale. Basta osservare i banchi dei supermercati per rendersi conto che i cocomeri sono tutti della stessa dimensione (intorno a 4 chili per stare comodamente in frigo). Tutte le angurie sono mediamente buone, ma nessuna è eccezionale. La grande distribuzione decide cosa farci mangiare: cocomeri prodotti in Spagna o, con l’aggravarsi della crisi, comprati in Grecia. Per produrre un chilogrammo d’anguria a Crotone occorrono 23 centesimi, i cocomeri “made in Atene” vengono venduti all’ingrosso a meno di 10 centesimi al chilo franco-arrivo. Di conseguenza, la scelta drammatica che si pone oggi agli agricoltori, specialmente di Puglia e Calabria, è tra vendere il prodotto sottocosto o lasciarlo marcire nei campi, per risparmiare almeno le spese di raccolta. “E’ un’emergenza che ha già causato danni per 20 milioni di euro solo ai produttori agricoli e per circa 45 milioni se si considera tutto l’indotto” ha dichiarato il Presidente della CIA Calabria Mauro D’Acri. “Il blocco del comparto mette a rischio, con gravi disagi sociali, anche la manodopera impiegata ogni anno per la raccolta, che storicamente vede coinvolte migliaia di lavoratori extracomunitari”. “E’ nostra profonda convinzione - ha aggiunto il Presidente D’acri - che specialmente in questa fase neanche un centesimo destinato all’agricoltura, alla filiera agroindustriale e allo sviluppo rurale può essere sprecato o utilizzato impropriamente”. Da ciò la necessità di un tavolo regionale attorno al quale si possa individuare, con le Istituzioni preposte e con tutti gli attori della filiera, una strategia comune al fine tendere ad una razionalizzazione della spesa che risponda, sempre più, a criteri di qualità della stessa.