Manovra Economica, Cisl e Uil: il 5 settembre presidio davanti alla Prefettura
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dalle organizzazioni sindacali Cisl e Uil: "L’azione di CISL e UIL ha costretto il Governo a ritirare dalla manovra finanziaria la forte iniquità sociale ai danni dei lavoratori privati e pubblici relativa alla mancata validità del servizio militare e del corso di laurea ai fini dell’accesso alla pensione di anzianità dopo 40 anni di lavoro. Analogamente vanno ritirate le disposizioni sia su tredicesima mensilità e tfr , che rappresentano un inaccettabile accanimento punitivo nei confronti dei lavoratori pubblici, sia sulle “finestre pensionistiche” per gli addetti della scuola , in considerazione delle peculiarità del settore.
La manovra finanziaria deve essere consistentemente migliorata e rafforzata soprattutto sul versante dell’equità e della riduzione di tutti gli sprechi e le inefficienze a partire dai costi impropri della politica e delle istituzioni, dando immediata attuazione alle norme costituzionali per il superamento di tutte le province e il dimezzamento del numero dei parlamentari. In parallelo, per mantenere il gettito complessivo della manovra va rafforzata l’azione di contrasto all’evasione fiscale potenziando la tracciabilità dei pagamenti al di sopra di 500 euro, allargando il contrasto di interessi e la possibilità di deduzione fiscale delle spese più significative dei cittadini, introducendo la tassazione dei patrimoni immobiliari e combattendo con mezzi adeguati le forme sempre più diffuse di elusione fiscale, coinvolgendo maggiormente a questo fine gli Enti Locali.
Va altresì chiarito il destino del contributo di solidarietà del 5% e 10% sopra i 90..000 e 150.000 euro che risulterebbe abolito dopo il vertice di maggioranza, ma invece resta in vigore per il settore pubblico e per i pensionati. Non ci possono essere due pesi e due misure, serve una misura equa ed omogenea. E’ necessario perseguire con maggiore forza la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, con l’obbligo di riaggregazione su base ampia ed adeguata ad una gestione industrialmente competitiva ed efficiente dei servizi e con la forte riduzione dei consigli di amministrazione, proliferati in modo incontrollato in questi anni. Sulla contrattazione aziendale, Cisl e Uil Nazionali hanno ribadito che la norma dovrà rendere esplicito che i soggetti che stipulano gli accordi aziendali siano espressione di organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, in base alla legislazione e agli Accordi interconfederali in atto.
Sulle politiche per la crescita, forte sarà l’impegno delle Segreterie Confederali, fin dai prossimi giorni, per attivare il tavolo comune di tutte le forze sociali sia sindacali che imprenditoriali per stimolare nei confronti del Governo e delle Regioni iniziative concrete di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture, nelle reti energetiche, nelle aree meridionali, nella ricerca e nell’innovazione per promuovere sviluppo ed occupazione. Per sostenere le azioni nazionalmente intraprese, CISL e UIL di Crotone organizzeranno per il 5 settembre un presidio davanti alla Prefettura, in contemporanea con tutte le province d’Italia".
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