L’assessore Trematerra è intervenuto sul calendario venatorio 2011-2012
L’assessore Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - è intervenuto sul calendario venatorio 2011-2012 con alcune doverose precisazioni. “E’ normale – ha dichiarato Trematerra – che l’elaborazione del calendario venatorio provochi un acceso dibattito tra le parti portatrici di interessi differenti, come successo in tutto il territorio nazionale. La Regione ha il difficile compito di produrre un calendario per l’esercizio venatorio che rispetti le esigenze del mondo venatorio e della tutela ambientale, ma soprattutto non violi le norme, non sempre sufficientemente chiare ed univoche, di recente introdotte con la modifica della Legge n. 157/92. Ciò anche allo scopo di scongiurare l’eventualità di una sospensione del calendario e quindi dell’attività venatoria stessa, con danni diretti ed indiretti sull’indotto economico legato alla caccia. Non sembra assolutamente corretto, quindi, esasperare la polemica con manifestazioni ed affermazioni false, strumentali e talvolta anche offensive con le quali, addirittura, si lasciano intravedere complotti ai danni dei cacciatori calabresi. Dimenticando che l’attuale calendario venatorio è frutto di una lunga concertazione, iniziata ai tavoli della Conferenza Stato-Regioni già dai primi mesi del 2011, e tutt'altro che conclusa tant'è che il Tavolo Caccia tornerà a riunirsi a Roma il prossimo 22 settembre, e che, proseguita a livello regionale, ha portato ad un documento ampiamente condiviso. In ossequio alla norma, tale documento è stato sottoposto all’Ispra, il cui parere è stato nella giusta misura preso in considerazione prima dell’approvazione del calendario venatorio da parte della Giunta Regionale. Nessun complotto e nessun tradimento quindi, ma solo rigida osservanza delle Leggi e delle procedure, a tutela della caccia e dell’ambiente. E a chi parla di comportamenti anticaccia portati avanti da questo Assessorato e da questo Governo Regionale, è opportuno ricordare quanto avvenuto in occasione dell’approvazione del calendario venatorio della stagione precedente! Alla fine sono i fatti comunque a parlare. E questi dicono che ieri, primo settembre 2011, i cacciatori calabresi, grazie al tanto discusso calendario venatorio, hanno potuto iniziare, in pre-apertura, a praticare il tanto amato esercizio venatorio. Con un calendario che, senza dubbio, si può definire adeguatamente vicino sia alle esigenze del mondo venatorio che a quelle ambientaliste e, soprattutto, legittimo. Con questo calendario venatorio si è faticosamente raggiunto un equilibrio che non può, al momento, essere messo in discussione, in quanto fondamentale, e sia chiaro a tutti (cacciatori e ambientalisti), non solo per lo svolgimento dell’attività venatoria in senso stretto, ma anche per le importantissime ricadute economiche e sociali ad essa collegate. Nell’ottica di una programmazione di lungo periodo della gestione delle attività faunistico-venatorie, da più parti giustamente invocata, questo assessorato sta intraprendendo un percorso di studio ed approfondimento finalizzato a migliorare le conoscenze oggettive dell’ambiente calabrese, al fine di ponderare le scelte future in modo più appropriato e scientificamente corretto. A partire dalla decisa accelerazione che verrà data all'elaborazione del piano faunistico venatorio regionale, il cui ritardo, come a tutti noto, non può essere ricondotto esclusivamente alla Regione ma ai tempi eccessivamente lunghi che qualche provincia in particolare si sta ancora prendendo.
E’ pur vero che nessun calendario venatorio potrà mai essere sufficientemente restrittivo agli occhi di un ambientalista, né potrà essere tanto permissivo da soddisfare i cacciatori, ma il dovere di chi governa la Regione Calabria è quello di fare il bene per l’intero territorio e per i suoi abitanti, agendo nel pieno rispetto della legalità". L' assessore Trematerra si dice infine convinto che “questo calendario, benché probabilmente perfettibile, debba essere considerato come il primo calendario di una "stagione venatoria nuova" che, come dimostra il percorso seguito per la sua elaborazione, sarà aperta ai contributi di tutti gli attori che operano per il bene generale di questo importantissimo settore. E le polemiche di questi giorni hanno dimostrato che sono molto più numerosi quelli che, comprendendo la delicatezza del momento, hanno preferito agli slogan ed alle provocazioni la costruttiva e responsabile strada della compostezza e della condivisione. A questi ultimi, veri e legittimi rappresentanti del sano mondo venatorio ed ambientalistico, vanno i miei ringraziamenti e del Presidente Scopelliti per quanto ad oggi fatto e, soprattutto, per quanto insieme vorranno continuare a fare per la crescita del settore”.