Cgil: aumentano le adesioni allo sciopero

Calabria Attualità
Giovanni Donatoe Angelo Sposato

Parlamentari, partiti, la Provincia di Cosenza, circa quaranta amministrazioni comunali, associazioni e movimenti hanno infatti assicurato la loro presenza alla manifestazione organizzata a Cosenza in occasione della protesta. “Ringraziamo chi ha voluto condividere le ragioni della nostra protesta: gli onorevoli Franco Laratta e Cesare Marini, i consiglieri regionali Ferdinando Aiello, Mario Franchino, Carlo Guccione e Mimmo Talarico, i sindaci, il presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio, che ha voluto incontrarci pochi giorni prima dello sciopero – affermano Giovanni Donato, segretario generale della Cgil del comprensorio di Cosenza, e Angelo Sposato, segretario generale della Cgil del comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno -. Ci auguriamo che altri rappresentanti istituzionali possano unirsi alla Cgil per ribadire con forza il no a una manovra che taglia ancora una volta le risorse destinate agli enti locali, mettendo in pericolo i servizi ai cittadini, soprattutto in Calabria e in provincia di Cosenza”. Si ricorda che la manifestazione del sei settembre partirà alle 9 da via Alimena, nei pressi di piazza Fera. Dopo un corteo in alcune strade del centro di Cosenza, è previsto il comizio in piazza XI Settembre. Oltre a Donato e Sposato, interverranno Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa, Anna Maria Palummo, presidente regionale dell’Unione italiana ciechi, Mimma Iannello, segretaria regionale della Cgil Calabria, Walter Schiavella, segretario generale nazionale della Fillea Cgil. “Abbiamo deciso di dare spazio al sindaco Manoccio affinché testimoni le difficoltà che le ripetute sforbiciate stanno creando agli enti locali calabresi – concludono Donato e Sposato -. Malgrado tutto, i Comuni molto spesso sono in grado di mettere in piedi iniziative interessanti e innovative, come ha fatto Acquaformosa con gli anziani e i migranti. Certo, con i fondi adeguati potrebbero fare molto di più. Anna Maria Palummo invece illustrerà le assurde norme previste dal decreto di agosto che vogliono “discriminare” i disabili sul lavoro in reparti confino e che tagliano le indennità di accompagnamento”.