Sciopero. Le dichiarazioni del presidente Mario Oliverio
“Quella odierna è stata una giornata importante, perchè sono scesi in piazza in maniera massiccia e determinata migliaia di lavoratori, giovani, famiglie, donne, precari e disoccupati, che hanno detto a chiare lettere a questo governo di centrodestra, totalmente condizionato dalla Lega e dai poteri forti del nord che c’è un Mezzogiorno e una Calabria che non si rassegnano a subire passivamente una manovra ingiusta, iniqua, insufficiente ed inefficace, che difende i privilegi dei ricchi e delle caste, mentre attacca pesantemente i diritti sindacali e le condizioni di vita dei pensionati, delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e privati, dei precari e dei giovani ormai senza un futuro”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, che questa mattina ha preso parte, in forma ufficiale, prima di partire per Catanzaro dove era impegnato in un incontro istituzionale, allo sciopero Generale e alla grande manifestazione che si è svolta in piazza XI Settembre a Cosenza. “Non è –ha aggiunto Oliverio- con le manovre economiche semestrali devastanti, con i tagli, le tasse e i balzelli che aumentano a dismisura i sacrifici delle famiglie e allargano le fasce di povertà e di disagio che si esce dalla crisi. I problemi non si risolvono mettendo sempre le mani nelle tasche dei lavoratori o facendo pagare ai giovani i pesanti debiti accumulati negli anni. Non è tagliando gli ospedali, i livelli minimi di assistenza, i posti di lavoro dei precari nella scuola, tentando di affossare le Ferrovie della Calabria o lasciando a se stessi migliaia di uomini e donne che nella loro vita non hanno mai vissuto un’esperienza di lavoro che si esce dal tunnel buio e senza sbocchi in cui ci siamo cacciati. Lo sciopero di oggi dice in maniera chiara ed inequivocabile che per uscire dal grave momento di crisi che attanaglia il nostro Paese, c’è bisogno di investimenti soprattutto al Sud e in Calabria, di immediate azioni per lo sviluppo e per l'occupazione”. “Lo abbiamo detto più volte in passato e lo ripetiamo anche oggi –ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza- sperando, questa volta, di trovare un minimo di attenzione: o si recupera immediatamente il gap sempre più profondo che si registra tra Nord e Sud oppure il nostro Paese è destinato a diventare sempre più povero e marginalizzato rispetto al resto dell’Europa e del mondo. Non può esserci alcuno sviluppo sociale, economico e culturale se il Governo non assume il Mezzogiorno come priorità da porre al centro delle proprie politiche nazionali”.