Assessore Pugliano su termovalorizzatore di Gioia Tauro
L’Assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - in merito ad alcune dichiarazioni pubblicate sugli organi di informazione, circa il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Stimolato dalla lettera aperta dell’ex Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, sul raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro – ha affermato l’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano - e dalla risposta del Sindaco di quella città Renato Bellofiore, sento la necessità di dare il mio contributo per una più completa informazione nei confronti dei cittadini calabresi. Avendo apprezzato il punto da cui parte Agazio Loiero che ritiene il problema dei rifiuti potenzialmente esplosivo e, quindi, appartenente a maggioranza e opposizione, io aggiungo che tale materia, come altre emergenze, vada affrontata attraverso un patto di tutte le forze politiche e sociali, che devono individuare e condividere gli interventi infrastrutturali e le politiche di informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale, necessari per superare le emergenze e tutelare il grande patrimonio naturale che la Calabria possiede. Per questo – ha aggiunto l’Assessore Pugliano - non polemizzerò affatto su chi ha più o meno responsabilità rispetto agli scarsi risultati di una gestione commissariale molto lunga, ma mi limiterò a dire quello che, con coraggio e schiettezza, ho rappresentato al sindaco Bellofiore e a tutti i sindaci del territorio della Piana di Gioia Tauro, che ho incontrato giorno 7 ottobre 2010 presso l’aula consiliare del Comune di Gioia Tauro, quando ho sostenuto che il raddoppio era già realizzato in quanto già speso l’80% delle somme investite (circa 70 milioni di euro) per la realizzazione del raddoppio. Mi meraviglia, a tal riguardo, che Loiero si sia stupito che la relazione Pecorella, approvata in Commissione il 19 maggio 2011, puntava al raddoppio, visto che, a chiusura del suo mandato presidenziale, erano stati già spesi 45 milioni di euro, nonostante le due sospensioni determinate dalle Leggi Regionali n. 13/2005 e n. 27/2007. Tali sospensioni – ha poi dichiarato l’Assessore Pugliano - procurate dalle leggi suddette, poi dichiarate incostituzionali, hanno prodotto la richiesta di risarcimento danni da parte del concessionario Veolia, che si è visto, già riconosciuto da un lodo arbitrale, per i ritardi provocati sulla realizzazione dei lavori. Per quanto attiene al parere chiesto dal Prefetto Sottile, circa la procedura di delocalizzazione, il Consiglio di Stato ha chiarito che la eventuale delocalizzazione sarebbe considerata una nuova opera, in quanto a progettazione ed esecuzione, senza alcuna possibilità di affidare direttamente la concessione, ma solo attraverso una nuova procedura di evidenza pubblica. Per questo motivo, appare superfluo sostenere che non è vero che il Governo Scopelliti non abbia affrontato, come doveroso, tale situazione. Pur ritenendo, infatti, nettamente naturale, logico e funzionale, per il sistema dei rifiuti in Calabria, la realizzazione del termovalorizzatore nel territorio della Provincia di Cosenza, più che realizzare il raddoppio a Gioia Tauro, gli investimenti già realizzati e lo stato avanzato dei lavori non potevano consentire la rescissione del contratto in essere, senza procurare un danno erariale ingente. Per questi motivi ritengo necessario ed improcrastinabile affrontare insieme tale situazione, perché, a mio parere, bisogna assicurare alla comunità della Piana di Gioia Tauro tutti gli strumenti di garanzia sulla sicurezza ambientale e sanitaria, nonché forme di compensazione e benefits per quel territorio. Nello stesso tempo c’è da individuare, per il territorio della Provincia di Cosenza, due siti idonei su cui realizzare altrettanti impianti di trattamento, selezione e valorizzazione della raccolta differenziata, con discariche di servizio annesse, che con quello che sarà realizzato a San Calogero, per il territorio di Vibo, potranno portare in equilibrio il sistema dei rifiuti, realizzando l’autosufficienza di ogni territorio. Sono convinto che, realizzati questi impianti – ha concluso l’Assessore Pugliano - e continuando a sostenere le politiche di riduzione della produzione dei rifiuti, attraverso la raccolta differenziata ed attraverso il sostegno alle attività di riuso, riciclo e recupero energia, la Calabria potrà chiudere la fase commissariale del sistema ed uscire da una emergenza che rischia di vanificare ogni altra politica di sviluppo”.