Fiera Campionaria di Crotone: Spanò, intervenire subito per limitare i danni
“Ci si approssima alla scadenza dei primi 100 giorni del nuovo mandato Vallone, e continua a non scorgersi traccia di azione amministrativa. Unico segno di vita è dato dalle frenetiche riunioni delle commissioni consiliari, convocate a dibattere di temi talmente rilevanti da non aver prodotto uno straccio di documento. – È quanto si legge in una nota stampa di Cesare Spanò Capo Gruppo in Consiglio Comunale a Crotone della Lista Scopelliti Presidente - La grande laboriosità delle commissioni, moltiplicate insensatamente in avvio di legislatura, non si è infatti espressa neppure in un emendamento durante l’approvazione del bilancio. Basta questo a comprenderne l’utilità. Il ruolo di consigliere non può dunque risolversi nel prendere parte a riunioni sterili, deve anzi svolgersi guardando fuori dal palazzo, ascoltando le esigenze della città, valutando la qualità degli interventi attuati dagli amministratori. Ed è proprio in quest’ultimo ruolo – scrive ancora Spanò - che ho avvertito un profondo sgomento nel recarmi a visionare i ruderi della “Fiera di Crotone”, ultimati da oltre un anno. Un progetto da due milioni di euro (che fanno 33,00 € a testa per ogni crotonese), abbandonato a sé stesso ed alla mercé di vandali e ladri, in attesa che Vallone decida il suo destino. Recinzione divelta, cancellata razziata, porte di ingresso al padiglione rimosse, vetri infranti, servizi igienici sottratti, illuminazione depredata, ecc. ecc. A prima vista – si legge ancora nel comunicato - almeno 60.000 € di danni. Ma adesso chi pagherà? Chi ha la responsabilità amministrativa di questo bene pubblico? Nel Programma di Sviluppo Urbano venne scritto che la Fiera Campionaria rispondeva all’obiettivo di “potenziare le funzioni pregiate e di livello elevato della città, attraverso la realizzazione di una nuova attrezzatura urbana che qualifichi il ruolo di Crotone come città commerciale e produttiva, dotandola di una struttura adeguata per l’esposizione e la pubblicizzazione dei prodotti delle attività locali, allo scopo di favorirne lo sviluppo sui mercati”. Che ne è stato di questi obiettivi? Il sindaco Vallone ed i suoi collaboratori, impegnati nella creazione di una affascinante “fabbrica della creatività” li hanno dimenticati? Ho l’orgoglio di aver seguito con puntualità l’attuazione del progetto, lasciando un piano di gestione che non ha avuto alcun seguito, grazie all’immobilità accompagnata da una buona dose di incompetenza degli amministratori che si sono succeduti. Anziché lamentarsi dei tagli operati dal governo centrale, che sono spesso un alibi rispetto alle proprie incapacità, la giunta dovrebbe intervenire immediatamente per limitare i danni su un investimento fatto con denaro pubblico. E il primo passo deve essere l’individuazione del soggetto gestore. Così come fatto con successo nel caso del Farmer Market, un esempio da seguire e di cui vado fiero. E che mi ha visto protagonista sia nelle fasi preliminari di progettazione che nella successiva attuazione.
Ed è quanto mai superficiale – conclude Cesare Spanò - ritenere che la previsione di nuovi investimenti nella fiera campionaria, attraverso i PISU, potranno essere la soluzione del problema. Anzi assisteremmo con molta probabilità a nuovi sprechi. Come al solito la difficoltà non sta nel creare strutture, ma nell’individuare idonei percorsi di gestione. Nei prossimi giorni, questa mia denuncia pubblica troverà forma in un’interrogazione al sindaco, con l’augurio di ricevere una risposta concreta ed esauriente”.
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