Comune Crotone: Spanò, il consiglio non è più un luogo di discussione

Crotone Attualità

“Temo che con il mio ultimo intervento ho toccato nervi scoperti e sensibili nella maggioranza, le cui continue fibrillazioni e aritmie richiederebbero l’intervento di un buon cardiologo per venirne a capo. D’altronde critiche profonde e motivate sull’operato del centrosinistra al comune sono mosse anche da componenti autorevoli come l’avvocato Grillo, proprio negli stessi giorni in cui ricevo un’accaldata replica da parte di un raggruppamento di sigle privo di nomi e cognomi. Non è un bel gesto restare nel comodo anonimato, senza peraltro alcuna replica alle mie osservazioni di natura politica. – Lo scrive in un comunicato stampa Cesare Spanò Capo Gruppo Consiglio Comunale a Crotone della Lista Scopelliti Presidente - Ringrazio i numerosi consiglieri di maggioranza che mi hanno contattato dissociandosi dagli attacchi condotti sul piano prettamente personale, alcuni di loro erano addirittura all’oscuro dell’iniziativa.

E’ un vizietto che non abbandona mai personaggi che, non avendo profondità di pensiero politico, adottano la strategia della denigrazione fondata su illazioni, accuse e congetture senza concreti riscontri. Mi sento lontano anni luce da simili impostazioni mentali, ed anzi lancio una proposta concreta: perché non incontrarsi all’interno di un forum pubblico per confrontarsi sullo status quo in cui versa la città? Il consiglio purtroppo non è più un luogo di discussione, ma appare uno squallido bivacco dove alcuni peones della politica, privi di educazione e di rispetto delle regole, si trascinano alla ricerca di occasioni da cogliere. Il triste spettacolo, non sfuggito ai commentatori, mi ha spinto ad allontanarmi proprio nel corso dell’ultima assemblea. Non è possibile infatti che mentre è in corso un dibattito gruppi di consiglieri si appartino nella stanza del sindaco per discorsi tra pochi intimi. La mia storia personale, limitandola all’esperienza amministrativa durante la prima giunta Vallone ed alla presidenza Akrea, non è poi così male per come l’anonimo relatore ha cercato di disegnare. Ma non gliene faccio una colpa, probabilmente non ha i mezzi per comprendere il lavoro sviluppato sotto le mie responsabilità, e non può neppure intuire che appartengo a quella categoria di persone che, quando non sono messe nelle condizioni di portare a termine con serietà e onestà i propri incarichi, non hanno difficoltà a dimettersi.

Al riguardo basterebbe leggere il verbale di assemblea di Akrea in cui rassegnavo le mie dimissioni, motivandole e ricevendo apprezzamenti dal sindaco per il lavoro svolto. Ah dimenticavo, chiedete a Vallone per quale motivo mi fu chiesto di restare nello staff. A titolo gratuito, ovviamente…”.


Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.