Cosenza: Consiglio comunale sulla sanità, documento approvato all’unanimità
Il Consiglio comunale di Cosenza, nella seduta del 12 settembre, dopo ampia e approfondita discussione, ha adottato la seguente determinazione:
“Premesso
- che con provvedimento del Governo regionale si è disposta la riconversione del presidio sanitario costituito dall’Ospedale Santa Barbara di Rogliano e di altri nosocomi provinciali,
- che in tal modo si è rimodulata l’offerta sanitaria di comprensori importanti e popolosi della provincia di Cosenza, già penalizzata dal paventato trasferimento del CNR
-che il piano di riordino sanitario deve procedere per fasi di organizzazione di rete, rifuggendo da azioni scollegate e non organiche che finirebbero per penalizzare la tutela del diritto alla salute dei cittadini
-che è opportuno, quindi, un contestuale potenziamento delle capacità ricettive di assistenza e cura dell’Ospedale dell’Annunziata ove, in teoria, dovrebbero affluire tutti coloro i quali, provenienti dalle aree suddette avessero bisogno del ricovero e di prestazioni sanitarie
-che, ad avviso del Consiglio comunale appare perciò necessario il potenziamento del SSN in provincia, la riorganizzazione della rete ospedaliera da tempo annunciata, la definizione di un moderno sistema di urgenze-emergenze, nonché, in particolare, del DEA del presidio cosentino con sblocco del turn over per l’adeguamento della pianta organica e con aggiornamento tecnologico
-Preso atto delle comunicazioni del Sindaco circa la proposta di un concorso d’idee per la costruzione di un nuovo Ospedale anche nell’attuale sito
-Considerato, altresì, l’alto tasso di emigrazione sanitaria della Asp di Cosenza verso fuori regione per le prestazioni relative alla tecnica PET
-Considerato che il Governo regionale ha giustamente indicato l’abbattimento delle liste d’attesa e dell’ emigrazione sanitaria per tale tipo di prestazioni tra le priorità
-Considerato altresì che la PET è esistente in città presso una struttura privata e che l’investimento è stato totalmente a carico del privato senza esborso di denaro pubblico
-Che appare indispensabile consentire l’attivazione di tale servizio in favore dei cittadini di Cosenza anche al fine di evitare disagi e viaggi della speranza nonchè di limitare la spesa della Regione costretta, comunque, a rimborsare le prestazioni alle altre Regioni, per di più a tariffa piena
-Visto, infine, lo stato di disagio in cui versano le strutture sanitarie accreditate ed i loro dipendenti a causa del ritardo nei pagamenti
-Tutto ciò premesso
il Consiglio comunale di Cosenza all’unanimità
- Impegna il Sindaco a sottoporre alla Conferenza dei Sindaci la richiesta che la riconversione dei presidi sanitari e dei centri nascita afferenti la provincia di Cosenza sia quanto meno contestuale al potenziamento ed adeguamento dell’Ospedale hub dell’Annunziata e della rete ospedaliera della provincia nei sensi sopra detti, anche con il completamento della filiera della Cardiologia interventistica sino all’attivazione del servizio di Cardiochirurgia
-Impegna altresì il Sindaco a sottoporre alla conferenza dei sindaci l’esigenza di favorire, nella logica di interventi organici, una più stretta collaborazione programmatica ed esecutiva tra A.O. ed A.S.P. intensificando anche l’impegno per un nuovo Ospedale in Cosenza collegato alla istituzione della Facoltà di Medicina ed al mantenimento del CNR nell’attuale collocazione.
-Impegna ancora il Sindaco a sollecitare la Regione Calabria per l’ immediata attivazione del servizio PET presso la struttura privata cittadina almeno sino alla attivazione di analogo indispensabile servizio presso strutture pubbliche, così come previsto dal Piano di rientro a pag.12 allegato 2, l’A.S.P. e l’A.O. per la consequenziale stipula di protocolli d’intesa per l’abbattimento delle liste d’attesa, lo smaltimento del fabbisogno e l’erogazione a tariffe scontate rispetto a quelle ministeriali
-Impegna, infine, il Sindaco a sottoporre alla Conferenza dei Sindaci l’individuazione di appositi strumenti tecnici sia per consentire che l’assistenza riabilitativa pubblica e privata sia assicurata per tutto l’anno, che per pervenire all’adozione di idonei atti che consentano il regolare pagamento delle strutture sanitarie e in particolare la costante e diretta erogazione delle spettanze al personale dipendente delle strutture sanitarie medesime
-Auspica, infine, che la conferenza dei capigruppo sia costantemente informata per un monitoraggi di tutte le iniziative.”
Prima dell’approvazione del documento c’era stato l’intervento del Sindaco Mario Occhiuto volto a sottolineare l’esigenza di trovare una linea sulla quale convergere, maggioranza e minoranza, nell’ottica di cominciare a costruire una sanità a misura delle esigenze del cittadino e dell’area urbana.
Ha detto il Sindaco:
“Il diritto alla salute dovrebbe trovarci tutti uniti. Abbiamo un ospedale che è l’hub più importante con 300.000 utenti solo nell’area urbana. Possiamo definirlo un super hub, poiché vi convergono pazienti anche da altre province. Sembrerebbe razionale il potenziamento di questa area e la mancanza di finanziamenti crea delle perplessità anche a noi. Abbiamo un Ospedale con tradizioni di prestigio, grandi nomi, medici e primari di riconosciuta professionalità. Le responsabilità dell’attuale criticità vengono da anni lontani.
Oggi noi dobbiamo, per quanto possibile, cercare la soluzione, stabilire se ci sono convergenze tra maggioranza e minoranza. Sono d’accordo su molti punti come la necessità di più personale, di evitare accorpamenti, di avere la possibilità di una struttura adeguata. Abbiamo 41 milioni che serviranno per l’adeguamento non solo strutturale ma anche tecnologico. Realizzare un nuovo ospedale in altro sito significherebbe disperdere risorse. Ho incontrato il direttore generale dell’Asp e quello dell’Ospedale, il Presidente Scopelliti, abbiamo parlato di questi problemi. Questa Amministrazione non è certo sorda al problema. Noi non utilizziamo una politica di parte, lavoriamo per la città, considerando più punti di vista, soprattutto quelli dei più disagiati. Abbiamo sollecitato i vertici sanitari su questi temi, sempre in favore dei cittadini. Anche sul Santa Barbara siamo intervenuti chiedendo che sia riconvertito nel modo giusto, anche accorpandolo all’Azienda ospedaliera.
Per quanto riguarda la Pet, in campagna elettorale qualcuno diceva che i servizi pubblici vanno sempre gestiti dal pubblico. Per l’acqua, ad esempio, Paolini lo sosteneva e noi dicevamo invece che l’ingresso dei privati avrebbe forse assicurato maggiore efficienza. Noi siamo anche per il privato. Concordo con quanto dice Paolini, il privato può certamente concorrere con il pubblico. Siamo perciò favorevoli a che la Pet sia un servizio della struttura pubblica, ma nello stesso tempo sapendo che un privato può metterla subito a disposizione, siamo favorevoli anche a questo. E, ancora, siamo perché i dipendenti siano pagati direttamente e perchè le aziende possano riscuotere i crediti, se possiamo concorrere a queste esigenze ne saremo contenti. Così come per Cardiochirurgia pensiamo sia indispensabile nella più grossa provincia della regione. Dunque, credo ci siano una serie di convergenze con quanto chiesto dalla minoranza. Non crediamo invece che ci sia un’esigenza di spostare l’ospedale. Quell’area è consolidata anche da un punto di vista economico, con un sistema di relazioni complesse e la previsione di un’uscita autostradale a sud. Vero è che bisogna continuare a sognare, ma intanto che i sogni si realizzano, si deve puntare su quanto le risorse oggi ci consentono.
Noi possiamo realizzare l’ospedale sull’area del vecchio, con una struttura torre compatta che accorpi le funzioni in maniera moderna e delle aree aperte che potrebbero contenere i servizi amministrativi. Si potrebbe costruire a lotti e cominciare subito con il primo. La prima cosa da fare è pertanto dotarsi di un progetto. Il Presidente Scopelliti verrà a Cosenza per lanciare un concorso d’idee per costruire un nuovo Ospedale sul vecchio. Questo è in linea con i nostri intendimenti. L’ottica della politica locale deve essere di area urbana. Gli elementi attrattori non possono essere svuotati in ragione di una logica campanilistica. Dobbiamo riqualificare gli spazi, non creare altre strutture. Si possono creare collegamenti sia con il Mariano Santo che con l’INRCA, quella è già un’area ospedaliera. Poi, ben vengano anche il nuovo Ospedale e la Facoltà di Medicina. Spero che ora, nella riunione dei capigruppo, si possa trovare il modo di trovare una linea comune al di là delle appartenenze. Se c’è davvero la volontà di addivenire ad un documento comune, sarebbe utile averlo prima della Conferenza dei sindaci.”