Cosenza: De Rose, ripensare missione e funzioni della biblioteca civica

Cosenza Attualità

“Esiste un’emergenza legata alla Biblioteca Civica da affrontare immediatamente”. A dichiararlo è l’Assessore Geppino De Rose, delegato dal Sindaco Occhiuto a rappresentare il Comune nella gestione dell’importante Ente Morale.

“Le condizioni economico-finanzarie della Civica tra cause di lavoro perse e passate in giudicato, debiti vari e indennizzi dovuti all’Agenzia del Demanio per l’occupazione sine titulo di una parte dell’ex convento di Santa Chiara, rappresentano una seria minaccia al futuro dell’istituzione”. Secondo l’assessore De Rose, “è giunto il momento di ripensare complessivamente organizzazione, missione, statuto e gestione della Biblioteca.”

“Piuttosto che valorizzare lo straordinario valore storico del proprio patrimonio librario -prosegue l’Assessore De Rose- la Biblioteca adotta spesso una infruttuosa strategia di “emulazione” delle biblioteche tradizionali (acquisto libri e/o riviste moderne), finanziariamente pesante e comunque destinata a duplicare, inutilmente, l’offerta di servizi bibliotecari, già forniti e con ben altre risorse, dalla vicina Biblioteca Nazionale o dalla stessa Biblioteca dell’UNICAL”.

De Rose rivendica con fermezza la natura “civica” della Biblioteca, il valore straordinario del suo patrimonio librario e la necessità di virare da subito verso una strategia di valorizzazione del patrimonio librario attraverso la promozione di eventi culturali e di inserimento della struttura nei network storico-scientifici internazionali.

“Comune e Provincia di Cosenza -prosegue De Rose- nella loro qualità di soci fondatori unitamente all’Accademia Cosentina, hanno l’obbligo di ripensare la propria missione istituzionale. Non è più possibile limitare il ruolo ad una mera erogazione di contributi ed alla parallela occupazione di improbabili posizioni di management. Il Comune di Cosenza, sicuramente, intende rilanciare la propria Biblioteca attraverso un confronto aperto e leale con gli altri soci fino all’eventuale adozione di scelte estreme e coraggiose che servano a rilanciare concretamente la Biblioteca Civica verso la sua funzione storica di strumento di politica culturale, aggregativa e propositiva.

Non serve aprire polemiche -conclude Geppino De Rose- occorre stimolare un dibattito sulla funzione della Biblioteca Civica capace di attrarre il pensiero degli intellettuali, delle associazioni culturali della città, del mondo dell’arte, della stessa Università della Calabria.Il dibattito è aperto.”