“Borgo dei Mastri” continua lo sciopero anche sotto la pioggia

Catanzaro Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi, 26/09/2011, sesto giorno di sciopero della fame attuato da alcuni lavoratori della struttura socio-sanitaria “Borgo Dei Mastri”, mentre il lavoratore che nella nottata del 25/09 aveva accusato un malore transitorio ha ripreso, dalla scorsa mezzanotte l’atto autolesionista unendosi a chi continua l’angosciante sofferenza. Il sit-in permanente dei lavoratori della Struttura socio-sanitaria sovra citata è giunto ormai a quasi una settimana di presenza di fronte agli uffici dell’Assessorato alle politiche sociali a Catanzaro, in Via Lucrezia della Valle, non accusa segnali di cedimento ma, anzi sempre più decisa a continuare la lotta di civiltà, diritto, ed equità. Non mutano, infatti, quelle che sono le nostre legittime richieste a seguito del mancato pagamento del 60% della retta da parte dell’Assessorato retto dall’Ass. On.le Stillitani, nei confronti della struttura socio-sanitaria “Borgo Dei Mastri”, contravvenendo, violando o forse ignorando disposizioni delle Leggi Regionali e della sentenza della Corte Costituzionale che ne impongono il pagamento!!!!!!!!

Piove a dirotto incessantemente da ormai 12 ore, i vestiti inzuppati d’acqua e gli acciacchi dopo la nottata trascorsa per strada non ci impediscono di porre una domanda: ma il presidente della Giunta Regionale, il Ministero dell’Economia , il Ministero del Welfare, sanno come vengono utilizzate le risorse finanziarie in Calabria dal Dipartimento ai servizi Sociali?

L’Ass. On.le Stillitani ha detto che, seppure obbligato dalla legge, non pagherà, e ci ha invitato a chiudere l’azienda , disinteressandosi del destino di oltre 100 lavoratori, delle loro famiglie e di altrettanti assistiti non autosufficienti. Ben altro atteggiamento ha avuto nei confronti di una struttura socio-sanitaria di San Lucido (CS) e con nuovi centri accreditati.

Forse sa già dove mandare i nostri pazienti ……..??!!!!!!

L’Ass. On.le Stillitani, evidentemente distratto, si è dimenticato di allinearci per quanto riguarda i pagamenti ad altre strutture, creando così “figli e figliastri”, ritenendo che alcuni ammalati non autosufficienti avessero più diritto di altri ammalati non autosufficienti, che alcuni familiari avessero più diritto di altri familiari, e che alcuni lavoratori avessero più diritto rispetto ad altri lavoratori e non ha evidentemente pensato che la Legge, le Procedure, la Costituzione, sono eguali per tutti e ne impongono a tutti eguali diritti ed eguali doveri.

Noi lavoratori, assieme ai familiari dei nostri assistiti vigileremo, non consentendo un'altra deportazione ed un'altra vergognosa speculazione come è stata quella di “Serra D’Aiello” !!!!"


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