Terzo giorno di protesta per i dipendenti della struttura Borgo dei Mastri
Riceviamo e pubblichiamo comunicato dei dipendenti della struttura socio sanitaria Borgo dei Mastri
"Oggi 23 Settembre 2011, è il terzo giorno di sciopero della fame attuato dai lavoratori della struttura socio sanitaria “Borgo Dei Mastri”. Tale estremo atto di protesta si inserisce nell’ambito di una manifestazione pacifica messa in atto in Via Lucrezia Della Valle, di fronte gli uffici del Dipartimento Politiche Sociali della Regione Calabria , derivante dal mancato pagamento del 60% della retta da parte dell’Assessorato ai servizi sociali retto dall’On Stillitani, che si protrae da sedici (16) mesi; contravvenendo a quanto sancito dalle leggi regionali, dal decreto del Presidente della Giunta Regionale e, se non bastasse, dalla sentenza della Corte Costituzionale dello scorso Aprile (peraltro prontamente recepita dal Presidente Scopelliti ); tali atti individuano, Unicamente e specificamente nel Dipartimento Politiche Sociali, l’Organo deputato ad erogare le somme. L’On. Stillitani, nel corso di un incontro tenutosi in data 22/09/2011 ha sostenuto pubblicamente di non aver nessuna intenzione di pagare, che la colpa di tale grave inadempienza non è sua ma degli altri componenti del Consiglio Regionale, che le somme destinate al pagamento delle Quote Sociali sono finite ”in un calderone”.Ha affermato tal altro, che l’unico suo “errore” è stato quello di avere utilizzato € 800000,00 / 1000000,00 per nuove Strutture Socio assistenziali, e che per salvare una Struttura di S. Lucido gli ha erogato in due tranche circa € 1.000.000,00. Lo stesso On. Stillitani ha infine concluso affermando che, per quanto lo riguarda, la Ns. struttura può anche chiudere perché non è un problema suo e che anzi invierà, da qui a breve, una comunicazione al Presidente, all’avv. Zoccali , all’ On. Mancini, a tutti i componenti della Giunta Regionale ed a tutte le altre strutture socio-sanitarie della Regione Calabria una comunicazione in tal senso. A questo punto i lavoratori hanno sottolineato che solo ed unicamente grazie all’intervento del Presidente Scopelliti e dell’Avv. Zoccali, nel corso dell’anno 2011 hanno ottenuto almeno 5 dei 21 mesi della Quota Sociale, e che quindi non sono disponibili ad attribuire ingiustamente a chi si è già attivato, delle responsabilità e, forse, omissioni e/o inadempienze che sono attribuibili unicamente all’Assessorato ai Servizi Sociali. I lavoratori hanno quindi deciso di “morire di fame per propria mano” prorogando lo sciopero della fame ad oltranza piuttosto che “per mano” dell’ On. Le Stillitani. I lavoratori basiti ed esterrefatti da tale atteggiamento, si appellano alle Istituzioni di cui all’indirizzo perché la dignità dei cittadini calabresi non sia calpestata da tali comportamenti, e che si attivino affinché il Dipartimento Servizi Sociali, o chi ne ha l’obbligo, adempia a quanto previsto dalla Legge. Resta inteso che i lavoratori sono disponibili a rettificare quanto affermato, qualora non avessero capito o avessero frainteso le parole o il pensiero dell’On. Stillitani, a fronte di un pubblico chiarimento alla presenza della stampa e delle Istituzioni. PS: Per dovere di cronaca, ci corre l’obbligo di evidenziare che in data 23/09/2011 si è verificato il primo malore di un lavoratore."
Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.