La Cgil celebra il congresso della Funzione pubblica
La Cgil di Cosenza celebra il congresso della Funzione pubblica, ma non dimentica i Rom accampati lungo il fiume alle prese con la spada di damocle di un'ordinanza di sgombero. Dirigenti e delegati esprimono solidarietà ai Rom e invitano le istituzioni coinvolte a congelare il provvedimento e a trovare soluzioni condivise che favoriscano la reale integrazione nel rispetto dei diritti umani. Una posizione condivisa da Giovanni Donato, segretario generale della Cgil cosentina, che ribadisce inoltre come "dalle nostre 270 assemblee di base sia emerso un dibattito forte, appassionato, utile per capire meglio i problemi. Il risultato è chiaro e democratico, ora ripartiamo tutti insieme". La vicinanza ai Rom e ai migranti, ma anche un'analisi dei problemi del settore pubblico e delle esigenze dei lavoratori, fanno da filo conduttore della esaustiva relazione di Franca Sciolino, alla guida della Fp Cgil di Cosenza da circa tre mesi, che ottiene la conferma alla carica di segretaria. Il congresso vota con una maggioranza schiacciante del 91,87% pure la mozione uno di Epifani. Nel suo intervento, Franca Sciolino, tra le altre cose, chiede chiarezza sulla dotazione organica dell'Asp di Cosenza e auspica una norma regionale sulle case di cura private che vincoli i fondi pubblici al rispetto dei contratti e degli accordi sindacali. La segretaria critica poi l'amministrazione provinciale, "difetta ancora di una seria riorganizzazione degli uffici e di programmazione delle attività", e il Comune del capoluogo, "continua ad assumere provvedimenti discutibili sul personale e non dimostra interesse a intese per la stabilizzazione dei precari delle cooperative sociali". Alfredo Iorno, segretario della Fp Cgil Calabria, dal canto suo evidenzia come "la crisi in Calabria sarà ancora più grave se non si proseguirà la concertazione sui fondi europei aperta a Copanello e se non si daranno risposte alla piattaforma che ha accompagnato lo sciopero regionale del 28 novembre". Iorio conclude esortando a "non far pagare a lavoratori e cittadini il piano di rientro dal deficit sanitario". I lavori vengono chiusi da Alfredo Garzi, della segreteria nazionale della Fp Cgil, che punta il dito contro i ministri Brunetta e Tremonti e rinnova l'appello per la partecipazione allo sciopero del 12 marzo sul fisco.