Al 9° Congresso degli Studi Gioachimiti due collettive d’arte
L’inaugurazione di due importanti eventi espositivi faranno da cornice all’avvio dei lavori del 9° Congresso internazionale di studi Gioachimiti previsto per giovedì prossimo 19 settembre.
La prima mostra, che sarà aperta al pubblico alle 9 nei locali dei magazzini Badiali, è una collettiva dedicata alle produzioni artistiche ispirate alla simbologia gioachimita, arricchita dalla presenza dei gioielli della importante tradizione orafa sangiovannese dei maestri Spadafora, Angotti e Pertichini.
La seconda mostra “L’età dello spirito. Dante Alighieri e Gioacchino da Fiore” dei maestri Edoardo Bruno ed Ernesto Piccolo, sarà, invece, inaugurata nella stessa mattinata, ma alle 12.30 presso il Museo Demologico.
"Apriamo gli "Eventi florensi’’, il cartellone artistico e culturale interamente finanziato dall’Amministrazione Comunale in occasione del 9° Congresso internazionale di studi gioachimiti – afferma l’assessore alla cultura, Miena Lopez - con due iniziative di arte figurativa. Un’arte di cui Gioacchino da Fiore ha fatto ampio uso per far cogliere il vero senso del proprio pensiero, ritenendo che i ‘’misteri del divino’’possono essere meglio compresi in figure piuttosto che in parole".
“La mostra sulla simbologia gioachimita – afferma l’assessore alla cultura, Milena Lopez – racchiude l’essenza della maestria di artisti come Luigia Granata, Sisetta Zappone, Domenico Caruso, Domenico e Luigi Scarcelli, che con la loro creatività ed il loro talento, hanno realizzato una serie di opere, tutte di grandissimo valore e pregio, ispirate alla figura ed al pensiero dell’Abate Gioacchino. Sono artisti di straordinaria e riconosciuta professionalità, ormai affermatisi in Italia e nel mondo che, con le loro opere hanno contribuito a divulgare a livello nazionale ed internazionale il pensiero gioachimita".
“L’età dello spirito. Dante Alighieri e Gioacchino da Fiore” - prosegue l’assessore Lopez, riferendosi alla mostra dei maestri Bruno e Piccolo - ospitata a Firenze, nella Sala Mostre dell’Accademia delle Arti del Disegno (l’accademia più antica del mondo), sino allo scorso 30 giugno, ha ottenuto un enorme successo di pubblico internazionale, tra appassionati, studiosi e semplici turisti. Dopo la città di Dante si è ritenuto giusto ed opportuno che la mostra fosse ospitata anche nella città di Gioacchino da Fiore. Edorardo Bruno ed Ernesto Piccolo sono entrambi calabresi che, residenti da tempo a Firenze, esprimono nelle loro opere l’incontro tra le due realtà territoriali, quella calabra e quella toscana, oggi raffigurato nel suggestivo percorso tra Dante e Gioacchino”.
“Entrambi gli eventi espositivi – conclude Milena Lopez – rappresentano occasioni importanti per meglio conoscere e capire Gioacchino da Fiore ed il suo messaggio, ma anche per ammirare opere uniche nel loro genere e di eccezionale valore artistico e culturale, per la prima volta ospitate in Calabria”.