Rafforzata la protezione per il pm Lombardo
Il rinvenimento dell'ordigno esplosivo davanti al Cedir di Reggio Calabria sarebbe da collegare alla "preoccupata reazione della organizzazioni criminali reggine a fronte della richiesta di pesanti condanne detentive fatte dal magistrato nell'ambito di importanti procedimenti penali in corso".
A sostenerlo è il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito stamani a Reggio Calabria, presieduto dal prefetto Luigi Varratta, alla presenza, oltre del questore ed ai Comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza, del procuratore generale della Repubblica, Salvatore Di Landro, ed il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone. È stato disposto "l'innalzamento delle misure di protezione personale di cui lo stesso è destinatario mediante l'incremento delle risorse umane e materiali che vi sono impiegate". Complessivamente, invece, "sono stati sensibilizzati ulteriormente i servizi di vigilanza presso la sede giudiziaria in cui, come è noto, è anche impegnato un contingente di militari dell'Esercito".