La Calabria al VII rapporto per il contrasto del lavoro nero
Lavoro irregolare e politiche di contrasto al sommerso sono i temi portanti dell’impegno diretto della Regione Calabria e della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare, a tutela del lavoro sicuro e per il rilancio delle politiche di sviluppo nella regione. Un’azione costante che, per essere efficace, è quotidianamente svolta congiuntamente da tutte le parti sociali, dal mondo produttivo e dalle istituzioni locali. La Commissione è dunque per sua stessa natura cabina di regia e luogo di concertazione, di analisi e di proposta: in questo senso non è certamente un caso che, per la presentazione del VII Rapporto sull’economia sommersa ed il lavoro non regolare, sia stata scelta la sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Non solo e non tanto quale location nazionale di grande prestigio, ma proprio idealmente in quanto luogo elettivo di rappresentanza, di incontro e di mediazione fra categorie produttive, parti sociali ed istituzioni; per di più organismo di rilevanza costituzionale fortemente voluto dai Padri costituenti, che richiama ed esalta quel diritto al lavoro (regolare e legale) su cui è fondato lo Stato italiano. Il VII Rapporto sull’economia sommersa ed il lavoro non regolare, che viene posto all’attenzione istituzionale e delle grandi agenzie di ricerca e statistica in uno dei momenti più critici e difficili della storia economica degli ultimi trent’anni, fotografa, pur se prudenzialmente, un’inversione di tendenza della Calabria dal punto di vista economico ed occupazionale, segnando l’avvio di sensibili processi di crescita testimoniati peraltro dai maggiori istituti di statistica e ricerca sul piano nazionale; proprio il rapporto annuale 2011 di Svimez le assegna, insieme ad Abruzzo e Sardegna, il ruolo "guida nella ripresa" del Mezzogiorno. Ed ancora, a conforto che gli indicatori socio-economici della Calabria vanno in controtendenza positiva alla crisi, giungono le rilevazioni ISTAT sulla disoccupazione in Italia, relativi al 2° trimestre 2011, che confermano che la Calabria anche sul versante della disoccupazione regge alla crisi con una forte diminuzione del tasso di disoccupazione. La disoccupazione è infatti scesa sensibilmente; i lavoratori irregolari sono calati rispetto alla fine del 2009. Anche il tasso di occupazione e quello di attività sono percentualmente cresciuti, addirittura nell’ultimo decennio è cresciuto il PIL. Questi risultati si sono resi possibili anche grazie ad alcune importanti azioni di sistema messe in campo dalla Regione Calabria e dalla Commissione stessa nelle politiche pubbliche di contrasto al sommerso. Azioni sulle quali la Regione Calabria e la Commissione regionale emersione hanno inteso avviare un tavolo di alto profilo istituzionale, dal quale far partire un laboratorio permanente di dibattito, condivisione di buone pratiche, scambio di esperienze sul piano nazionale sull’applicazione di politiche innovative di contrasto al sommerso.
In una parola: il caso calabrese dimostra come il Mezzogiorno, con politiche adeguate, abbia possibilità di sviluppo. Da un Mezzogiorno problema ad un Mezzogiorno risorsa. Le azioni di sistema contro l’emersione attuate in Calabria fanno sì che la Calabria possa oggi presentarsi come regione virtuosa e all’avanguardia nella lotta al sommerso.