Il senatore Speziali invia la sua solidarietà per l’onorevole Galati
“Sono davvero lieto, soprattutto sul piano personale e umano, che l’on. Pino Galati abbia superato nel migliore dei modi una vicenda giudiziaria che lo aveva senz’altro amareggiato. Condivido e faccio mie le numerose espressioni di solidarietà che gli sono state rivolte e che testimoniano il suo importante radicamento nella realtà calabrese per la quale si è molto prodigato nella sua militanza politica”. Lo ha dichiarato il senatore Vincenzo Speziali, del Pdl.
“All’amico Galati – ha aggiunto il senatore Speziali – giungano i miei sentimenti di vicinanza e di solidarietà, nella certezza che, pur nell’assoluta sicurezza di essere innocente e quindi di aver agito nel rispetto delle leggi e dei superiori princìpi etici cui ogni uomo politico deve sempre attenersi, abbia vissuto momenti di tensione e di amarezza che oggi fortunatamente svaniscono e lo rafforzano ulteriormente nelle sue più radicate convinzioni”.
“Pur nel rispetto delle prerogative e della libertà espressiva di ognuno – ha concluso il senatore Speziali – anche la vicenda dell’On. Galati ci consente di riflettere sul rapporto troppo spesso distorto che esiste tra diritto-dovere di informare e la vita di tanti cittadini, esponenti politici compresi. Al di là del caso specifico vissuto dall’on. Galati, non posso non proporre, anche in questa circostanza, l’avvio di una riflessione seria, pacata e capace di coinvolgere l’intero sistema politico, dell’informazione e istituzionale, sulla necessità sempre di più avvertita di regolamentare meglio un aspetto della vita pubblica che, soprattutto alla luce delle nuove tecnologie, ha messo eccessivamente in secondo piano la sensibilità delle persone, la privacy di tanti, i risvolti umani, familiari e sociali di quanti, loro malgrado, sono stati investiti dalle ripercussioni mediatiche di vicende giudiziarie. Spero che, prevalendo un atteggiamento bipartisan di grande maturità e civiltà, il nostro Paese possa diventare un punto di riferimento per una materia che a tutti gli effetti va fatta rientrare nel nobile calderone della difesa dei diritti civili”.