Lecce:“I comitati provinciali del Coni non vanno aboliti”

Cosenza Attualità

“La tanto strombazzata abolizione delle Province mai realizzata dal Governo Berlusconi per veti e opposizioni interne varie, viene ora attuata dal Presidente del Coni, Oscar Petrucci che, illustrando una sorta di auto-riforma interna nel corso dell’ultima Giunta e del successivo Consiglio Nazionale del Coni, ha annunciato l’abolizione di 100 Comitati Provinciali di cui fanno parte oltre mille consiglieri. L’attività di tali Comitati sarà affidata agli organismi regionali con gravissime conseguenze negative sulle attività sportive periferiche di tutto il Paese”.

E’ quanto denuncia, in una nota, l’Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo della Provincia di Cosenza, Pietro Lecce.

“Dopo la scuola, la cultura, lo spettacolo e l’università -afferma l’assessore Lecce– le ulteriori vittime di una serie di manovre economiche messe in atto da un Governo nazionale che punta solo a smantellare qualsiasi forma di decentramento e di governo locale, perfino nello sport, sono ora i Comitati provinciali del Coni. Essi incidono solo per il 3% sul bilancio complessivo dell’organizzazione, i presidenti non percepiscono alcun emolumento e gran parte della loro organizzazione si regge sul volontariato. La loro soppressione, quindi, appare fortemente demagogica e non comporterebbe alcun risparmio”.

Le sezioni provinciali del CONI e in particolare quella di Cosenza –prosegue la nota- hanno svolto negli anni un'indispensabile funzione di coordinamento e raccordo tra le istituzioni, le federazioni e gli enti di promozione sportiva. Essi sono stati considerati sul territorio un pò come le caserme dei carabinieri o le parrocchie, presidii e luoghi di aggregazione, veri e propri avamposti che, con la riforma del Coni dei primi anni 2000, hanno visto crescere il proprio ruolo, dal momento che l’Ente si è trovato a rappresentare l’intero sistema sportivo e ad orientare la propria attività ad ogni forma di pratica sportiva, partendo proprio da questi presidii territoriali.”.

La sezione provinciale cosentina del CONI –prosegue Lecce- ha sempre collaborato in maniera molto costruttiva con la Provincia e gli altri enti locali, svolgendo determinanti funzioni consultive e di orientamento nelle politiche sportive dell’Ente, garantendo un rapporto diretto, attivo e funzionale con tutti i soggetti -dalle realtà più piccole alle più grandi, dai gruppi sportivi giovanili alle società accreditate- che a livello territoriale operano in ambito sportivo. Con l'abolizione dei distaccamenti territoriali del CONI tale rapporto, che nel tempo si è andato istituzionalizzandosi in un vero e proprio sistema di rete, potrà subire un netto ridimensionamento ed indebolimento, con la conseguenza di vanificare parte del lavoro impostato negli anni”.

“Pur comprendendo l’esigenza di ridisegnare l’organizzazione sportiva all’insegna delle straordinarie difficoltà economiche del Paese –conclude l’Assessore provinciale allo Sport- mi auguro che una riorganizzazione seria possa avvenire garantendo il sacrosanto diritto allo sport di tutti e trovando una soluzione organizzativa che possa garantire pari capacità in termini di efficacia ed efficienza, quale quella che i Comitati hanno sempre garantito”.