Catanzaro: fondo per la non autosufficienza, liquidato dalla Regione il secondo decreto
“Anche il secondo decreto, il numero 8528, relativo al fondo per la non autosufficienza, è stato formalmente liquidato. Per questo non posso che esprimere grande soddisfazione e ringraziare l’assessore regionale alle Politiche sociali, Francescantonio Stillitani, e il dirigente del settore, Giuseppe Nardi, per aver celermente dato risposte sia al sottoscritto che al sindaco Traversa, dopo l’incontro di qualche settima fa in cui sollecitavamo questo atto”. A sostenerlo è l’assessore Fulvio Scarpino, appresa la notizia che è stato erogato nelle casse comunali il mandato di 1.175.425 euro, il quale consentirà la pubblicazione del nuovo bando per l’attivazione di servizi socio assistenziali in favore di persone non autosufficienti. Scarpino, approfittando di questa comunicazione, ha inteso meglio chiarire alcuni concetti espressi ieri nel corso di una conferenza stampa convocata per annunciare la prosecuzione del servizio di assistenza attraverso le associazioni di volontariato.
“Non era mia intenzione screditare il lavoro fatto dall’Amministrazione precedente né, tanto meno, far passare come clientelare la gestione del bando sulla non autosufficienza. Il mio ragionamento – ha affermato l’assessore – era di carattere generale e intendeva esplicitare ciò che per me deve essere la mission dell’assessorato che guido, quella di mettere al centro la persona, di cui va rispetta la dignità. Quando dico che nel paziente è necessario vedere un essere umano con le sue difficoltà e non un voto, altro non faccio che riprendere una considerazione manifestata da molti sindaci del comprensorio che, in riunioni anche molto animate, hanno evidenziato modi diversi di considerare gli interventi di assistenza sociale. Per fortuna – ha proseguito Scarpino – si è arrivati a una condivisone della strategia operativa che non può risiedere su una visione individualistica degli interventi, ma su criteri oggettivi. Non era il vecchio bando oggetto della mia critica, né la sua gestione da parte della passata amministrazione, quanto l’idea che ha spinto qualche sindaco a credere di poterlo utilizzare a suo piacimento – ha concluso Scarpino - favorendo, forse, assistiti meno gravi di qualche altro che avrebbe avuto più necessità. Questo non è possibile proprio perché è il bisogno a dover essere quantificato, non un’eventuale preferenza nelle urne ”.