Eroi: “In Consiglio contro la Procura di Palmi e Locri”
Il presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria Antonio Eroi accoglie positivamente e abbraccia con vivo interesse l'iniziativa dei consiglieri provinciali dell'Udc Giovanni Barone e Vincenzo Loiero e del consigliere provinciale di Rifondazione Comunista Giuseppe Longo che, in una mozione “bipartisan” inviatagli, chiedono all'adunanza consiliare presieduta da Eroi, di riflettere sul “danno economico e l'impoverimento ulteriore del tessuto sociale” che causerebbe la chiusura dei Tribunali e delle Procure di Palmi e Locri. Attivazione immediata del presidente Eroi all'arrivo della lettera a firma congiunta dei consiglieri dell'Amministrazione Raffa, con decisione d'inserire all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Provinciale, fissato a data da destinarsi, il punto inerente alla paventata soppressione degli uffici menzionati.
Motiva il presidente Eroi: “Abbiamo tutto l'interesse di discutere in Consiglio provinciale degli effetti deleteri e del disservizio causato alla cittadinanza, legati alla scomparsa degli uffici giudiziari nei comuni di Palmi e Locri, così come previsto dalla manovra economica-finanziaria nell'ottica di redistribuzione della spesa nazionale e far fronte, così, ad ulteriori sprechi di denaro. Ma – esordisce Eroi – non possiamo tollerare che il nostro Comprensorio sia depauperato di un servizio ad altissima pubblica utilità, senza dimenticare che le Procure sono presidio dello Stato Italiano che, mentre supportano i cittadini nell'iter burocratico legato agli “affaire” legali, al contempo garantiscono protezione a quelle realtà sociali oneste, lavoratrici e ligie alla legge che, purtroppo, si ritrovano a convivere con altrettante realtà a forte devianza malavitosa perché legate ad associazioni mafiose”. Il presidente Eroi si dichiara altresì, positivo e fiducioso che la discussione sulla “temuta” chiusura delle Procure delineerà unanimità di giudizio sia tra i consiglieri di maggioranza che di opposizione, convinti entrambi che debba essere imboccata qualsiasi strada, qualsiasi iniziativa che allontani il pericolo di chiusura degli sportelli giudiziari.