Province Italiane: da Reggio Calabria parte l’operazione verità

Reggio Calabria Politica

Riceviamo e pubblichiamo comunicato del Presidente Antonio Eroi

La fine di quest’anno sarà ricordata per i sacrifici e per l’aumento delle imposte cui saremo chiamati come Italiani “per salvare l’Italia”. Almeno così recita nelle sue intenzioni il Governo Monti. Un Governo di emergenza e di salute pubblica che però rischia di passare alla storia per essere ricordato come l’Esecutivo che baratterà la democrazia del nostro Bel Paese con le ragioni economiche dei grandi gruppi bancari, degli speculatori di Borsa, a favore di una Unione Europea che di unica ha, di fatto, solo la nostra moneta: quell’Euro che tanti disagi va provocando nelle tasche dei consumatori italiani sin dall’inizio della sua entrata in vigore.

L’anno 2012 per le Province Italiane sarà caratterizzato dall’inizio dell’operazione verità.

“In Calabria, ad esempio, sono oltre 3000 le famiglie dei dipendenti provinciali che, di fatto, potrebbero trovarsi senza lavoro nel 2013. Chi ne ha parlato fino ad oggi? Nessuno. Per questo – dichiara il Presidente Antonio Eroi – come Ufficio di Presidenza del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria con l’inizio del nuovo anno chiederemo un incontro urgente prima di tutto con i sindacati a tutela dei diritti dei lavoratori delle Province, con le imprese e le associazioni di categoria che vedranno a rischio l’avanzamento di molti lavori programmati ed, infine, con i segretari provinciali e regionali dei partiti politici perché ciascuno abbia l’opportunità di non tirarsi indietro e di metterci la faccia, assumendosi così la propria parte di responsabilità a tutela del sistema democratico del Paese”.

Il Presidente Eroi, d’altronde, non è nuovo a queste iniziative, così come dimostrato nel recente passato. E la sua proposta è in linea con quanto deciso in sede di Unione Province Italiane.

Così, infatti, si è pronunciata poco prima di Natale l’Assemblea Straordinaria dei Presidenti di Provincia e Presidenti di Consiglio svoltosi a Roma. Una riunione molto animata che ha visto i rappresentanti della Provincia di Reggio Calabria apportare ai lavori un qualificato ed apprezzato contributo. Presenti, per il Presidente Raffa, l’Assessore Gaetano Rao ed il Presidente del Consiglio Antonio Eroi. Quest’ultimo è stato tra i primi ad intervenire e proporre all’Assemblea dei Presidenti di Provincia e dei Presidenti di Consiglio Provinciale presenti l’indizione di una giornata di mobilitazione straordinaria, prevista per il prossimo 31 gennaio 2012, mediante la convocazione in contemporanea di tutti i 107 consigli aperti alla partecipazione dei dipendenti e della cittadinanza, delle forze economiche, sociali e delle Istituzioni territoriali. Una proposta accolta poi positivamente in modo unanime che ha pure riscontrato l’aperto favore espresso dal Presidente UPI Giuseppe Castiglione.

“Ovviamente per arrivare preparati a questo giorno di mobilitazione ciascuno dovrà fare bene la propria parte – sottolinea Eroi – A noi spetta il compito ed il dovere di informare in modo chiaro e corretto i cittadini. Occorre informare l’opinione pubblica sul rischio licenziamento che interesserà ben 56 .000 dipendenti del cui destino sembra non essere interessato nessuno. Si deve cominciare finalmente a dire la verità. Abolire le Province, così come si sta provando a fare, significa mettere una pietra tombale sulla democrazia in Italia. Le norme che il Governo propone a tal proposito sono assolutamente incostituzionali, altresì è inaccettabile che le Province che dovrebbero andare al voto nel 2012 siano commissariate in aperta lesione del diritto dei cittadini di eleggere democraticamente i propri rappresentanti”.

“Il Governo Monti – ribadisce Eroi - rischia di ingenerare solo il caos istituzionale a completo discapito dei servizi e delle funzioni rese alle comunità locali, senza considerare poi il grave danno ad imprese ed aziende generato da un clima di incertezza sul futuro che provocherà una sostanziale paralisi rispetto alle potenzialità di investimento delle Province, già gravate dai tagli e dai limiti imposti dal Patto di Stabilità. Per quest’ultimo motivo, almeno per quanto riguarda la nostra Regione, ho inteso assumere l’iniziativa, in sintonia con il Presidente Nazionale dell’UPI Giuseppe Castiglione, di chiedere l’apertura di un tavolo di incontro tra tutti i rappresentanti delle cinque province calabresi ed il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti da tenersi prima della riunione del prossimo 31 gennaio. Una iniziativa che ha trovato concorde anche il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio.

A Scopelliti chiediamo di attivare anche lui il ricorso alla Corte Costituzionale contro le disposizioni del Decreto Legge che riguardano le Province, così come hanno fatto altri suoi colleghi Presidenti di Regione nel resto d’Italia. Altresì, le cinque Province calabresi, almeno da quanto mi risulta – conclude Eroi - sono certo che non esiteranno a ribadire al Presidente Scopelliti la piena disponibilità a lavorare per una razionalizzazione delle circoscrizioni che porti ad un sostanziale accorpamento delle Province e, soprattutto, alla conseguente riduzione dell’amministrazione periferica dello Stato con la contestuale abolizione degli enti di secondo livelli che esercitano funzioni che invece dovrebbero essere attribuite ai Comuni ed alle Province.

Se le Province alla fine dovranno scomparire, allora sarà pure il caso di dire la verità a tutti gli Italiani sull’assoluta inutilità di questa abolizione e sugli effetti solo negativi che questo fatto comporterà per tutti quanti noi.