Operazione antibracconaggio nel Parco Nazionale della Sila
Domenica 23 ottobre 2011, personale dei Comandi Stazione Parco di Cotronei e Gariglione, dipendenti dal Coordinamento Territoriale Ambiente per il Parco Nazionale della Sila, e coordinati dal Comandante dott. Giuseppe MELFI, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e alla repressione di attività di bracconaggio all’interno dell’area protetta, ricadente nel Comune di Petilia Policastro, della provincia di Crotone, intorno alle ore 09:00, in località Malarotta-Granaro hanno sorpreso sette persone di Mesoraca, che erano intenti ad esercitare attività venatoria con l’ausilio di fucili automatici calibro dodici.
Si sono contestati i reati di attività venatoria in area protetta di cui alla Legge 157/1992 - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio – ed introduzione di armi in area Parco Nazionale di cui alla L. 394/1991 - Legge Quadro sulle aree protette – ed altresì al sequestro penale dei fucili, delle munizioni ed anche delle radio ricetrasmittenti rinvenute.
Successivamente le persone sono state condotte presso il Comando Stazione Parco di Cotronei per la redazione degli atti di rito.
Si precisa che l’area oggetto della attività di polizia è situata alle pendici di un comprensorio boscato con elevati elementi di naturalità, composta da un soprassuolo forestale di pino laricio e faggio. La stessa è posta in area alquanto impervia, soprastante il versante destro del torrente Soleo, denominata, appunto, Malarotta.
L’area ricade in zona 2 del Parco Nazionale della Sila.
Quest'area è ricca di fauna ungulata, cinghiali e caprioli, proprio per questo viene utilizzato dai bracconieri il munizionamento che era caricato nei fucili sottoposti a sequestro.