No al Carbone: le ragioni del Vicepresidente Nucera

Reggio Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del vicepresidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria Nucera

Dal Nord al Sud d’Italia l’aria di mobilitazione generale attraversa la Penisola al grido di “No al Carbone”. Mentre i cittadini, le associazioni di categoria e di volontariato si preparano alla giornata nazionale della mobilitazione contro il carbone, fissata il 29 ottobre ad Adria nel Polesano, nei pressi della centrale di Porto Tolle, i vertici aziendali della Sei-RePower conquistano visibilità sui media nazionali e locali nell’intento di rassicurare cittadini e politici sul contenimento e la scarsa rilevanza degli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute pubblica. E’ ormai noto che, la multinazionale elvetica dell’energia Repower, socia di maggioranza della SEI (Saline Energie Joniche) abbia intenzione di far sorgere, sull’area grecanica di Montebello Jonico, una centrale energetica in linea con un cosiddetto “piano carbone” che accomuna altre “sorelle” d’Italia per la riconversione di vecchie centrali elettriche (Porto Tolle, Vado Ligure, La Spezia e Rossano Calabro) e, nel caso di Saline Joniche, in un progetto “ex novo” di centrale a carbone. Anche tra le stanze del Palazzo Storico, sede dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, si respira un clima di disapprovazione ed ostilità contro la strategia d’investimento sul carbone e l’apprensione per le sorti di Saline Joniche, area territoriale di rilevante interesse naturalistico e storico. Per l’Ente, presieduto da Giuseppe Raffa, puntare al carbone per la produzione di energia elettrica è sbagliato, soprattutto, perché nocivo alla salute ed indica nelle fonti rinnovabili, insieme all’efficienza energetica, la chiave di svolta al mercato sempre più competitivo ed esigente. A parlare è il Vicepresidente del Consiglio Provinciale, Giovanni Nucera (SEL-IdV) che si dichiara assolutamente contrario alla centrale a carbone di Saline Joniche e, al contempo, manifesta perplessità e preoccupazione sull’impatto mediatico che, le dichiarazioni degli amministratori delegati della multinazionale elvetica, eserciterebbero sull’opinione pubblica “nella speranza - dice Nucera – di raccogliere consensi e nel mentre dimenticano di informare la collettività sui danni all’ambiente e alla salute che l’emissione di CO2 comporterebbero nel tempo”. Non è la prima volta che il Vicepresidente Nucera si trovi a discutere di Centrale a Carbone. Già, nel precedente mandato di consigliere provinciale, nel corso di un’assise aperta al pubblico (ndr, 12/11/2010) veniva approvata all’unanimità un documento in cui si esprimeva unanime dissenso contro la centrale a carbone. “Mi domando – s’interroga Nucera – quale meccanismo di risposta abbia suscitato l’allora mozione approvata all’unanimità, visto che la SEI-RePower continua risoluta ad andare avanti, dimenticando, forse, di dover tenere conto anche del parere delle Istituzioni che rappresentano un territorio e le istanze dei suoi cittadini”. “L’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, difenderà gli interessi dei cittadini – continua Nucera - e si farà portavoce di una battaglia contro l’indifferenza di una società che mette al primo posto gli interessi “privati” e dimentica quelli “pubblici. E’ come se nessuno della SEI – sottolinea ironicamente Nucera – si accorgesse che Regione, Provincia e Comuni ricadenti sul territorio sono assolutamente compatti ideologicamente e determinati ad ostacolare la nascita della nuova centrale a carbone”. Per di più, gli investitori paiono dimenticare che l’area umida del Pantano di Saline sia stata identificata oltre a “Sito d’interesse comunitario (SIC) anche “Oasi di protezione della fauna e della flora (ndr, LR. 2001). Chiosa Nucera : “Dobbiamo intraprendere ogni strada che blocchi l’avvio del progetto Carbone a Saline Joniche. Sono certo che tutta la Provincia è per il “No” alla centrale, in linea con quello che deve essere il pensiero di un Ente sempre attento alle richieste che partono dal territorio e dal cittadino.

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