Riflessioni in vista del Congresso Provinciale del Pd

Crotone Politica

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di Francesco Zurlo, Pd Crotone, in vista del Congresso Provinciale del partito

"Con la fine del periodo del commissariamento, si apre una fase politica di grande importanza per il futuro del nostro territorio. Il Partito Democratico è il principale partito nella provincia ed è quindi suo dovere mettere in campo una proposta politica adeguata all’alta responsabilità che il consenso popolare gli ha affidato. Il Congresso Provinciale dovrà quindi essere il momento di sintesi di una piattaforma politica che contenga dentro di se il meglio di ciò che possiamo esprimere, in un’ottica unitaria ma chiara e trasparente, sia nei fini che nei mezzi che si intendono adottare. La riflessione non può che partire da un’analisi della situazione attuale che si mostra di straordinaria complessità e criticità. La crisi globale ha investito l’Italia in modo impetuoso ed il governo attualmente in carica dà prova ogni giorno della sua incapacità a contrastarne i colpi, aggravando sempre di più la situazione, specialmente per i più deboli e per la parte più debole del paese, contesto in cui è situato il nostro territorio, la nostra comunità. Non possiamo sottovalutare in nessun modo l’indirizzo politico del Governo Berlusconi/Lega, ostile e ipocrita nei confronti del mezzogiorno, che da una parte ne foraggia il peggior apparato clientelare con premi e prebende ai vassalli, valvassori e valvassini del Capo e dall’altro si rifiuta di investire organicamente e coerentemente in politiche di emersione dal sottosviluppo del Sud, perchè ciò provocherebbe l’uscita dal governo e dalla maggioranza della Lega, che sul voto nordista e antimeridionalista fonda gran parte del suo consenso elettorale. Ma se andiamo a vedere un po’ più a fondo scopriamo che anche i provvedimenti che non sono direttamente ed immediatamente antimeridionali ( tipo distrazione dei fondi FAS) , danneggiano in maniera evidente il mezzogiorno: dai tagli alla scuola ed alla formazione, che tarpano in partenza le ali dello sviluppo, ai tagli agli enti locali, che sopprimono servizi sociali vitali per società più povere come la nostra, ai tagli all’ambiente ed alla cultura, ai tagli alla salute, all’aumento della pressione fiscale, mentre si invoca per il sud una fiscalità di vantaggio per ristabilire un minimo di giustizia sociale. Quindi la crisi è globale si, ma il governo ci mette del suo per aggravarla, accanendosi poi sul mezzogiorno, usato come bancomat e platea di clientela e propaganda. Dall’altro campo politico, il nostro, quello del centrosinistra, tarda ad emergere una visione strategica meridionalista, che sappia valorizzare e concretizzare le enormi potenzialità del meridione e funzionalizzarle allo sviluppo dell’intero paese. Ma la Calabria è un Sud del Sud, ed anche qui il governo di centrodestra regionale non sembra assolutamente in grado di tirarci fuori dai guai ed anzi, proprio su Crotone, manifesta la sua volontà penalizzatrice, sul fronte ad esempio della sanità e dell’ospedale. Il fatto vero è che la crisi economica qui si sta trasformando in macelleria sociale, con imprese che chiudono ogni giorno, col pubblico bloccato che non assume, con i precari che crescono ed i giovani che emigrano, con l’illegalità che si diffonde trovando ampia sponda nello sfacelo dello Stato e dell’ etica pubblica. In questo contesto risulta difficile ma necessario, parlare di democrazia, sviluppo, civiltà, ed è in questo contesto che si posiziona la mission del partito democratico locale."

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