Forestazione e montagna. Riccetti: Province calabresi contrarie

Cosenza Politica

Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell'Assessore alle infrastrutture della provincia di Cosenza Arturo Riccetti

“Le cinque province calabresi sono nettamente contrarie ai contenuti della proposta di legge regionale attraverso cui si vuole costituire l’“Azienda Regionale per la Forestazione e le Politiche della Montagna” che dovrebbe svolgere tanto le funzioni delle soppresse comunità montane che quelle proprie dell’Azienda Forestale della Regione Calabria, non connesse alla procedura di liquidazione in corso nonché le funzioni regionali in materia di prevenzione e lotta degli incendi boschivi”. Questo è il parere espresso dalle cinque Province calabresi e, per conto della Provincia di Cosenza, dall’assessore provinciale alle Infrastrutture, Viabilità, Patrimonio, Difesa del Suolo e Sistemazione Idrogeologica, Arturo Riccetti che questa mattina è stato audito nel corso dei lavori della seconda Commissione consiliare regionale ‘Bilancio, programmazione economica e attività produttive’, presieduta dal consigliere regionale Franco Morelli. Secondo l’assessore Riccetti “le ipotesi contenute nell’articolo 3 della proposta di legge sono in netto contrasto con l’art. 4 della legge regionale n. 9 del 2007 che prevede espressamente che: “le funzioni amministrative in materia di demanio forestale e forestazione sono trasferite e delegate alle Province”. Alla luce della disposizione normativa citata sarebbe, dunque, opportuno, prima dell’adozione di qualsivoglia iniziativa legislativa, definire, in primis, le funzioni da trasferire alle Province che ad oggi non risultano ancora definite sebbene la legge di delega risalga all’anno 2007. Ciò anche al fine di meglio razionalizzare le risorse pubbliche ed evitare duplicazioni di compiti e di Enti anche alla luce della situazione economica e finanziaria del Paese ed in particolare della finanza locale che è al centro di consistenti tagli da parte dello Stato”. L’assessore Riccetti ha evidenziato, inoltre, che “l’art. 4 della legge 9/2007 è stata emanato dal Consiglio Regionale proprio in considerazione della necessaria opera di riordino degli strumenti in materia di sistemazione idrogeologica e di assetto e difesa del territorio, al fine di meglio valorizzare l’uso delle risorse disponibili. Infatti le Province sono state destinatarie delle funzioni oggetto della normativa richiamata in quanto Istituzioni di vaste aree alle quali sono state in passato conferite dalla stessa Regione (Legge 34/2002) e della legislazione nazionale funzioni in materia di assetto idrogeologico e sistemazione idraulica (vedi intervento sulle aste fluviali, ecc.)”. “Al fine di evitare i processi di duplicazione dei soggetti operanti in materie analoghe e di moltiplicare gli interventi creando una oggettiva condizione di spreco e di sperpero di risorse pubbliche in un momento come l’attuale caratterizzato da forti rischi per la finanza pubblica –ha concluso Riccetti- riteniamo necessaria una radicale riconsiderazione della proposta di legge in esame ed esprimiamo, pertanto, un parere nettamente contrario ai suoi contenuti. La Provincia di Cosenza, in ogni caso, è pienamente disponibile ad un confronto di merito, mirato a determinare un effettivo riordino in materia di forestazione e politiche della montagna per una migliore razionalizzazione dell’uso delle risorse pubbliche”.

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