La vicenda Sorical discussa a Palazzo De Nobili
In riferimento alla notizia riportata questa mattina su alcuni organi di stampa relativamente alla riduzione della portata d’acqua da parte della Sorical ai comuni che risultano morosi, interviene il dirigente del settore Gestione del territorio di palazzo De Nobili, Carolina Ritrovato. “Sin dal 2005 questa Amministrazione ha richiesto chiarimenti sulla formulazione delle tariffe dell’acqua potabile e degli incrementi annuali alla Regione Calabria e alla Sorical, ritenendo che le tariffe applicate non fossero conformi alla convenzione e ai successivi atti integrativi stipulati tra Sorical e Regione Calabria. Quest’Amministrazione – ha affermato il dirigente – non ha mai ricevuto risposte esaustive pertanto,nelle more della definizione della problematica e a tutela dei propri interessi, ha liquidato le fatture emesse fino al III trimestre 2010 in acconto trattenendo il 10% dell’importo. Per le successive fatture relative al IV trimestre 2010 e al I trimestre dell’anno in corso non è stata possibile la liquidazione, seppure con le condizioni sopra esposte, in quanto è sopraggiunto il pignoramento presso terzi delle somme dovute alla Sorical da parte della società Seli. Fermo restando l’impossibilità di procedere alla liquidazione per il motivo sopradetto, si ricorda che la fattura del II trimestre 2011 è stata restituita in quanto contemplava forniture non di competenza di questo ente per cui è stata richiesta la sua riformulazione. Analogamente, la fattura relativa al III trimestre sta per essere restituita presentando le medesime incongruenze.
Per tali motivi – aggiunge Carolina Ritrovato – si ritiene che la morosità addebitata sia solo pretestuosa e da imputare a una non corretta applicazione dei patti contrattuali fra Regione e Sorical, all’addebito di utenze non comunali da parte di Sorical e all’impossibilità da parte di questa Amministrazione a effettuare i pagamenti sussistendo l’atto di pignoramento. Alla luce di quanto sopra – ha concluso il dirigente - l’annunciata riduzione risulta ingiustificata e pertanto se quest’ultima società dovesse persistere nell’intento di ridurre la fornitura idrica – conclude il dirigente – verranno intraprese tutte le azioni legali a tutela degli interessi della città”.