I Giovani Udc sull’elezione di Mariano Rajoy del Pp
“La vittoria del Partito popolare alle elezioni spagnole ci riempie di soddisfazione e rappresenta un ulteriore passo in avanti in quella che è l’azione di consolidamento, in chiave soprattutto continentale, di quell’area moderata che si rivede nel Partito Popolare Europeo”.
Sono le parole del capo della segreteria politica nazionale dei Giovani dell’Udc, Giuseppe Idà, a margine delle elezioni legislative che, in Spagna, hanno decretato la vittoria di Mariano Rajoy e del Partito Popolare e la contestuale debacle del Partito Socialista.
“La robusta affermazione di Rajoy e la cocente sconfitta della sinistra è un chiaro segnale di come, in un momento di profonda crisi, solo una politica moderata ed ancorata a ben determinati valori ed ideali, oltre che ad una precisa e quanto mai nevralgica strategia economica, possa arrivare a tracciare un percorso di uscita da una fase di stallo che, se non affrontata con serietà e con credibilità, rischia seriamente di portare ad una preoccupante regressione del sistema.
La bocciatura del candidato socialista – prosegue Idà - racchiude, altresì, un significato ancor più interessante e da non sottovalutare: il fallimento della politica populista di Zapatero e di tutti coloro i quali, in lui, vedevano un modello di riferimento.
Un dato assolutamente da tenere in considerazione, che ci consente, oggi, di addivenire ad una serie di considerazioni e di valutazioni che, forse, in un prossimo futuro, potrebbero condurci verso delle serene riflessioni, anche nel misurare la reale consistenza politica ed istituzionale di chi, spesso e volentieri, cerca consensi sfruttando le paure della gente e le debolezze della società in cui viviamo, sottraendosi all’elaborazione di documenti programmatici che possano realmente essere in grado di aggredire le mille problematiche di questo particolare momento storico.
I cittadini facciano tesoro di ciò che la storia ci sta consegnando e, per quel che concerne il nostro Paese, la speranza e l’auspicio è che, ben presto, si possa arrivare alla nascita di un vero partito dei moderati – le conclusioni del capo della segreteria politica dei Giovani dell’Unione di centro - che abbia come riferimento il Partito Popolare Europeo. Ce n’è molto bisogno”.