La Calabria all’ultimo posto per i redditi degli avvocati
I redditi degli avvocati sono in calo per il terzo anno consecutivo, nel 2010 sono scesi del 2%.
È quanto denuncia Alberto Bagnoli, presidente della Cassa Forense, che ha reso noto i dati nel corso della VII conferenza nazionale dell'avvocatura in corso a Roma. Secondo Cassa Forense nel 2010 il reddito medio annuo degli avvocati iscritti a Cassa (riferito alle dichiarazioni pervenute al 31/10/2011) si è attestato sui 47.822 euro, un -2% rispetto all'importo del 2009, pari a 48.805. Il dato peggiora se si guarda al reddito medio annuo rivalutato, che ha perso il 3,5% passando da 49.586 euro del 2009 ai 47.822 dell'anno passato. "Era dal 1991 che il reddito medio degli avvocati non scendeva sotto la soglia dei 50mila euro - ha sottolineato Alberto Bagnoli - è come se gli avvocati avessero perso vent'anni di lavoro".
Dal 2007 al 2010 il reddito medio annuo dei professionisti è sceso di quasi il 7%, passando da 51.314 a 47.882 euro. Altro dato allarmante per Cassa Forense è rappresentato dal fatto che il 50% degli avvocati guadagna meno di 16mila euro all'anno. Giovani e donne sono le categorie più penalizzate dalla crisi.
Il reddito medio dichiarato dagli avvocati iscritti a Cassa nel 2010 è di 59.863 euro al nord (62.349 euro nel 2009, -4%), 51.609 euro al centro (53.752 nel 2009, -4%) e 31.901 euro al sud (33.226 nel 2009, -4%). La regione che incassa di più è l'Alto Adige con 78.808 euro, quella di meno la Calabria con 24.237 euro.