Isola: finanziato impianto geotermico per il palazzo del Comune
L’Amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto punta sulle fonti di energia rinnovabile. E per limitare i costi energetici necessari a riscaldare e raffrescare il Palazzo del Comune si affida ad un progetto innovativo: un impianto con pompa di calore geotermica pari a 200 Kwt a bassa entalpia, che sarà finanziato per 352.478 euro.
La convenzione disciplinare di finanziamento è stata firmata questa mattina (martedì 29 novembre) a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico dall’assessore comunale all’Ambiente ing. Domenico Bruno e dal dirigente dei Lavori pubblici Raffaele Muraca. Con questo progetto, infatti, il Comune di Isola Capo Rizzuto è rientrato (quarantesimo su 233 presentati) nella graduatoria per il finanziamento dei “Progetti esemplari di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici”, il cui decreto di approvazione è stato firmato il 16 settembre scorso dal Direttore generale del ministero Rosaria Romano.
“Il finanziamento – spiega l’assessore Domenico Bruno - è stato concesso perché il progetto mira in assoluto alla riduzione di emissione di gas serra e al taglio dei consumi energetici”. Lo sfruttamento del calore geotermico attraverso l’utilizzo delle pompe di calore, infatti, ha un duplice valore: da un lato consente di abbattere notevolmente i costi in termini di consumo energetico; dall’altro permette di contenere le emissioni in atmosfera di elementi inquinanti. “Tanto che – prosegue Bruno - l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera si riduce drasticamente, passando dall’attuale 46,726 kg all’anno ad appena 9,393 kg”. Il geotermico, insomma, favorisce un uso più razionale dell’energia elettrica, rispetta l’ambiente e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto.
La scelta del geotermico, dunque, segue scelte analoghe già compiute: il risparmio energetico sulla pubblica illuminazione, il fotovoltaico sugli edifici pubblici, il solare termico per la produzione di acqua calda. “Puntare anche sulla geotermia – conclude l’assessore ai Lavori pubblici – e farlo proprio a partire dalla Casa comunale, ha anche un valore simbolico: partiamo dall’Ente per convincere anche i singoli privati che la propria casa si può riscaldare o raffrescare con un impianto geotermico, e non necessariamente con energia tradizionale da gasolio, metano, energia elettrica o legna che di fatto “brucia” tante risorse naturali in modo irreversibile e fa crescere i costi in bolletta”.
L’Amministrazione apre così una nuova ed esemplare strada nella limitazione dello sfruttamento delle risorse naturali. “Convertire in energia il calore della Terra – aggiunge il sindaco di Isola Carolina Girasole – è una nuova scommessa che, però, va in una direzione ben precisa che l’Ente ha intrapreso da tempo. Sulle rinnovabili, infatti, stiamo puntando molto sia per ridurre l’impatto sull’ambiente che per risparmiare sulle bollette del Comune”.