Provincia Crotone: Prati scrive al prof. Mario Monti
Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale della lettera che il Vicepresidente della Provincia di Crotone, Ubaldo Prati ha indirizzato al Presidente del Consiglio Mario Monti:
“Onorevole Presidente,
nel congratularmi per l’alto incarico che Le è stato conferito e augurando buon lavoro e massimo successo nell’interesse del Paese, mi pregio portare alla cortese attenzione della S. V. alcune necessità della Provincia che qui ho l’onore di rappresentare in merito alla formulazione del piano energetico nazionale, auspicando che nelle intenzioni del Governo che Ella presiede sia previsto un rapporto di informazione/comunicazione con le realtà periferiche che esprimono i bisogni del paese reale. Nella scrivente Amministrazione Provinciale c’è la più ampia disponibilità a collaborare e la fiducia di incontrare nelle istituzioni nazionali ascolto e sostegno. Il territorio crotonese ha alcune vocazioni dalle quali non si può prescindere: cultura, turismo, agricoltura. Qualunque attività si intraprenda, di tipo ambientale o nel campo delle energie rinnovabili, culturale o di edilizia, sia a scopo turistico che residenziale, non deve ignorare queste vocazioni. Abbiamo un patrimonio straordinario a cui attingere, che è rappresentato dalla terra, dall'acqua, dall'aria, dal sole. Lo sfruttamento di queste risorse, comunque, non deve essere considerato inesauribile.
Lo sfruttamento della terra a scopo energetico deve essere indirizzato alla geotermia, non alla produzione di vegetali per la trasformazione in carburanti. Il fotovoltaico non deve essere spinto a tal punto da sovraccaricare di impianti i terreni agricoli stravolgendo la vocazione del territorio. L'uso dell'acqua è prioritario, non solo per gli scopi per cui l'acqua è indispensabile, ma anche per la produzione e l’accumulo di energia pulita; inoltre le onde del mare Ionio sono tali da poter essere utilizzate a scopo energetico. Energia da fonte rinnovabile andrà considerata anche la produzione di energia da rifiuto. I rifiuti devono essere una risorsa economica e non un peso per la collettività. Occorre pervenire a una gestione e a una concezione dello smaltimento che porti alla autonomia provinciale, alla riduzione della produzione di rifiuto, all’emissione con impatto ambientale azzerato, e che consenta in egual modo il recupero energetico in fase di smaltimento. Non bisogna dimenticare, altresì, che strettamente connesse al concetto di non inesauribilità sono la razionalizzazione delle risorse e le buone pratiche atte alla riduzione dei consumi di energia.
Da qui la necessità di puntare su metodologie di produzione, razionalizzazione e riduzione basate sulle più recenti scoperte in campo scientifico e tecnologico. Siamo oggi chiamati ad un compito difficilissimo e di grande responsabilità: preparare il futuro mettendo su di esso un’ipoteca a garanzia dei diritti delle popolazioni e a salvaguardia di politiche ambientali compatibili con un corretto uso della natura e con il fine ultimo di tutelare un patrimonio che è bene collettivo solo se diventa un fattore di sviluppo e non di regressione economica e civile. Per questo è urgente intervenire con consapevolezza politica, per questo è indispensabile promuovere cultura ambientale e coscienza civica. Sono solo alcune delle riflessioni che vorremmo poter illustrare con più esaurienti dettagli programmatici in fase di redazione del piano energetico nazionale. Restando in attesa di un gradito riscontro e ringraziando per l’attenzione, si porgono rispettosi saluti e rinnovate felicitazioni”.