Idv. De Masi, Talarico e Giordano su sanità calabrese
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Emilio De Masi, Mimmo Talarico e Giuseppe Giordano sulla sanità in Calabria
“Questa dialettica insistita tra il precedente governo e quello precedente è una sorta di teorema dietro il quale si mascherano responsabilità molto diffuse. Nessuno è contrario al Piano di rientro che è necessario perché c’è una voragine debitoria che almeno in parte va colmata ma il problema e’ che la razionalizzazione della rete ospedaliera la si sta interpretando come una sorta di riduzione indiscriminata degli ospedali senza che frattanto si mettano in atto misure di rivalutazione dell’assistenza territoriale che serve per decongestionare gli ospedali e nello stesso tempo assicurare livelli essenziali per l’assistenza della salute a tutti i livelli territoriali”. Così interviene Emilio De Masi, capogruppo idv in consiglio regionale. Segue l’intervento del consigliere Mimmo Talarico che dichiara: “Non abbiamo alcuna nostalgia della sanità di Loiero e del centrosinistra, della sanità degli sprechi, dei comparaggi, degli affari, della sanità che produce voti e non salute. Il dibattito però non puo’ essere incentrato su chi c’era prima e chi c’era dopo. Noi non c’eravamo prima e non ci siamo adesso. Vogliamo avanzare critiche, proposte e fare in modo che il diritto alla salute venga garantito in tutta la regione, nelle aree urbane come nelle aree montane che oggi vedono compromesso il diritto alla salute perché questo piano non garantisce né l’urgenza, né l’emergenza, tantomeno gli altri servizi. Noi siamo per una sanità che guardi all’intero territorio regionale, si ai risparmi, si alla razionalizzazione, si ai tagli dove occorre farlo ma con razionalità, intelligenza e soprattutto senza discriminare i territori”. E conclude gli interventi dell’idv, il consigliere regionale Giuseppe Giordano che calibra il suo intervento sull'etica e sulla moralità della gestione. La Calabria rischia un’implosione sotto il profilo dell’organizzazione sanitaria, ci sono interi territori che non hanno alcuna garanzia. Oggi sono presenti i sindaci del Reventino, vogliono essere ascoltati e vogliono lanciare un grido di allarme perché hanno un territorio nel quale il diritto alla salute è messo fortemente in discussione ma tanti altri territori della Calabria hanno questi stessi problemi. Noi non vogliamo fare un ragionamento sui parametri sui quali ci sarebbe da sancire una profonda bocciatura sia nei numeri che nei provvedimenti. Non si può andare a colpi di decreti, il piano di rientro non è un alibi. Noi dell’idv siamo in questa assise per condividere delle responsabilità, non può essere spogliato il consiglio regionale, ne’ tanto meno la commissione sanità, cosi, come avviene sistematicamente. Chiediamo che ci sia una cultura dell’ascolto, dell’ascolto sul territorio che in questi venti mesi è mancata. Prima che sia troppo tardi, prima che arrivino i tagli del 2013-2014 la sanità italiana dovrà tagliare 8 miliardi, questi sono i provvedimenti che chiede l’Unione Europea. Tutto ciò metterà in discussione il diritto alla salute. Vorrei sentire parlare di audit, risk management, distrettualizzazione, ossia di quel patto che deve vedere la continuità assistenziale affrontata in maniera organica, in maniera reale, e soprattutto che ci sia una sanità a misura di cittadino. Su questo vorremo confrontarci e dare il nostro contributo. Effettueremo il giro ricognitivo di tutte le realtà ospedaliere e sanitarie territoriali calabresi, che concluderemo nella città di Reggio Calabria, conclusa la ricognizione elaboreremo una nostra proposta con la quale ci vogliamo confrontare organicamente con questo piano regionale”.
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