Ambiente: emergenza “Punteruolo Rosso” a Schiavonea

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"In queste ore si registra a Schiavonea, col rammarico di tanti cittadini sensibili alla cura e alla tutela dell’ambiente e del verde pubblico, il dramma legato all’emergenza fitosanitaria denominata “punteruolo rosso”. Una terribile piaga della quale tanto si è discusso anche di recente sui media nazionali e che, già negli scorsi mesi, ha purtroppo interessato diverse palme dislocate sul territorio di Corigliano. Quanto sta accadendo – denuncia il Comitato “Corigliano in azione” - però adesso nel borgo marinaro di Schiavonea, dall’area posta al suo ingresso ad altre interne a quella, soprattutto, che insiste nella “storica” Piazzetta Portofino, ha davvero del tragico. Assistere inermi alla strage di bellissime palme è ingiusto oltre che indegno per una comunità civile e suscita la reazione di comuni cittadini e del Comitato “Corigliano In Azione”, che di tale sentimento di amarezza e protesta assieme se ne fa portavoce. Si documenta, pertanto, questa grave problematica con il reportage fotografico che alleghiamo, realizzato da un attento e sensibile cittadino, Salvatore “Thuro” Gargiulli, componente del Comitato “Corigliano In Azione”.

Pur consci delle difficoltà che questo genere di infezione pone, soprattutto allorquando è presente in livello già elevato sulle palme, si ricorda che con comunicazione del 22 novembre scorso il Comune di Corigliano Calabro richiamava l’attenzione dei proprietari o detentori di palme sull’urgenza di provvedere ad attuare tutti gli interventi di profilassi previsti (ex art. 5 Piano Azione Regionale-delibera n. 103 del 28/03/2011), al fine di impedire infestazioni da “punteruolo rosso” su nuove palme. Gli interventi di profilassi generale a cui occorre attenersi, ricordavano i commissari straordinari, sono: “accurate ispezioni periodiche su tutte le piante suscettibili di attacco da parte del coleottero in questione; accurata potatura delle vecchie foglie e delle infiorescenze secche, eliminazione delle guaine fiorali, residui organici, da effettuarsi nel periodo invernale quando il volo degli adulti è limitato; distruzione dei residui della potatura; evitare i tagli delle foglie verdi o, se indispensabili, effettuarli nel periodo invernale, con copertura e disinfezione delle ferite con mastici, paste insetticide, denaturando le superfici di taglio con ipoclorito di sodio (la rasatura del tronco, ossia l’eliminazione delle porzioni basali delle foglie le palme, è assolutamente da evitare); interventi localizzati nella parte apicale della pianta (apice vegetativo) o applicati in endoterapia con prodotti chimici autorizzati o microbiologici”.

Ora, alla luce di queste opportune indicazioni, il Comitato “Corigliano In Azione” - conclude la nota - chiede al medesimo ente, ossia al Comune di Corigliano, di affrontare al meglio la problematica posta in essere con l’ausilio delle autorità preposte, poiché le palme colpite dall’infezione a Schiavonea insistono, nel caso della cosiddetta “Piazzetta” di Schiavonea, su un’area che è di competenza comunale. Ben venga il richiamo ai privati, ma si inizi dando il buon esempio e preservando quel poco di ambiente, di verde, di decoro pubblico che ancora è rimasto in questa città. Così facendo, si tenterebbe di salvare non solo le palme in questione, ma anche tutte le altre attualmente sane (che sull’intero territorio, e soprattutto a Schiavonea, sono a dir poco numerose), per limitare il contagio e difendere, in tempo, ciò che è ancora intatto".