Porto Gioia Tauro: Giovanni Grimaldi incontra il Console americano
In seguito all’avvio delle procedure di sottoscrizione di un accordo di cooperazione con l’Autorità portuale di New York e New Jersey, l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha fatto visita al Console americano a Napoli Donald L. Moore. Dopo aver ricevuto, lo scorso marzo, una visita istituzionale del Console a Gioia Tauro, ora s’è voluto rendere partecipe il rappresentante istituzionale americano per il Mezzogiorno della futura collaborazione tra le due Port Authority. L’obiettivo è stato quello di ricevere eventuali suggerimenti su possibili strategie da seguire per rendere, al più presto, operativo l’accordo. “E’ stato fatto un altro passo avanti mirato a concretizzare la futura cooperazione, che sarà sottoscritta a gennaio prossimo, tra due Autorità portuali – ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, ing. Giovanni Grimaldi – del resto su entrambi i porti si sta perseguendo una eguale strategia di rilancio. La Port Authority di New York e New Jersey ha pronti circa 360 milioni di dollari per nuovi progetti da far partire già all’inizio del prossimo anno. Saranno suddivisi in azioni mirate a migliorare i servizi intermodali del terminal e i collegamenti via ferrovia”. Dall’incontro, presso il Consolato americano a Napoli, il Console Moore ha manifestato grande interesse per la futura collaborazione tra l’Italia e gli Stati Uniti che, attraverso la portualità, puntano ad alimentare azioni comuni per la crescita reciproca. : “Ho apprezzato che il Segretario Generale Silvestri abbia voluto aggiornarmi sugli sviluppi di questa iniziativa che spero possa avere ricadute economiche positive per entrambi i nostri paesi.” Dal canto suo il segretario generale Salvatore Silvestri si è detto pienamente soddisfatto dell’incontro con il Console Moore: “Si tratta di una strategica cooperazione mirata a ridare il meritato sviluppo al nostro porto che diverrebbe così lo scalo principale di riferimento degli interessi della Costa orientale americana”. Alla base di questa nuova sinergia vi è la consapevolezza che esistono rotte commerciali transoceaniche che collegano i tre principali mercati mondiali: Usa, Europa ed Estremo Oriente. Alcune di queste, però, come la rotta Transpacifica, non servono né la Costa orientale degli Stati Uniti né il Mediterraneo. In alternativa, invece, la via Suez rappresenta un’importante rotta per le due realtà commerciali. Si creerebbe, così, un diretto collegamento tra la Costa orientale Usa e il Mediterraneo con il porto di Gioia Tauro che farebbe da principale collante, quale hub internazionale di riferimento. E’, quindi, interesse reciproco avviare azioni mirate a sviluppare, maggiormente, l’utilizzo di Suez attraverso una forte campagna di relazioni pubbliche focalizzate alla promozione di questa via alternativa all’interno della comunità internazionale dello shipping.