Porto Gioa Tauro. Deliberato un primo accordo
Il tavolo romano indetto sulla crisi del porto di Gioia Tauro ha deliberato un primo accordo, in base al quale l'azienda Mct, che gestisce il terminal container dello scalo calabrese, accantonerà la richiesta di mobilità per 467 portuali, accettando la cassa integrazione straordinaria.
Il primo accordo prevederebbe una durata di un anno, rinnovabile fino a 36 mesi. Al termine del primo anno le parti, secondo quanto concordato, si dovrebbero rivedere per capire se interrompere il trattamento sostitutivo e reintegrare i dipendenti o proseguire per altri 12 mesi.
La riunione, svoltasi a Roma, presieduta dal ministro Matteoli, ha visto la partecipazione del presidente della Regione Calabria Scopelliti, del presidente dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Sul e Ugl e dei sottosegretari calabresi Gentile e Misiti.
Intanto domani, secondo quanto si è appreso dai sindacalisti presenti al sit-in davanti al varco doganale, Regione Calabria e azienda si incontreranno a Catanzaro all'assessorato al Lavoro per discutere del numero dei lavoratori che dovrebbero andare in cassa integrazione.