Un progetto per vendere all’estero il Made in Italy
Cosa manca alle aziende per poter essere presenti sui Paesi esteri? Una rete di distribuzione qualificata in grado di promuovere e vendere il Made in Italy! Ed ecco pronta la soluzione di Tipico Italiano: una rete di store delle bontà italiane nelle principali città straniere in grado di ospitare, promuovere e vendere i prodotti del food and beverage del Bel Paese. E’ già funzionante il punto a Budapest e sono in allestimento gli store di Lugano, Vilnius, Varsavia, Berlino. Nel prossimo anno sono previste le aperture a New York, Mosca, Kiev, Shanghai, Barcellona, Londra, Praga, San Francisco. A Budapest sono presenti le referenze di 120 aziende; 500 metri quadri di italianità autentica dove conoscere, degustare, mangiare, acquistare le eccellenze italiane del cibo. “ Il Capriccio”, questo è il brand dello store, permette alle pmi di presidiare e sviluppare la presenza nelle varie aree geografiche grazie al format multicanale che prevede strumenti di vendita e promozione per i vari target: lo store per il consumatore finale , la rete di vendita professionale (per il catering, la ristorazione, la grande distribuzione, il normal trade), l’ecommerce in lingua locale. E’ operativa una struttura logistica centralizzata in Italia che gestisce il ricevimento dei prodotti e la spedizione nei vari Paesi. E’ disponibile una soluzione di etichettatura che identifichi chiaramente e in modo univoco la provenienza dei prodotti (Tipico Italiano) per cercare di limitare l’italian sounding che tanto danno causa al nostro export di qualità.
Per coinvolgere più compiutamente le pmi in questo importante progetto è stato costruito uno strumento finanziario innovativo: un fondo di investimento specializzato per il settore food and beverage in cui le aziende possono partecipare per essere contemporaneamente soggetti attivi nell’operatività, beneficiare dei servizi di Tipico Italiano, capitalizzare le quote derivanti dalle aperture degli store. Una grande opportunità per le pmi che vogliono internazionalizzare la propria attività e vendere i loro prodotti sui mercati esteri. In un momento in cui l’incertezza del ruolo dell’Ice preoccupa gli operatori, Tipico Italiano e il Capriccio vogliono diventare un preciso punto di riferimento del mondo dell’agroalimentare per coinvolgere una ampia quantità di imprenditori ben intenzionati a far la loro parte nel rilancio dei valori del Made in Italy. Per illustrare più compiutamente l’iniziativa verranno organizzati tra ottobre e novembre una serie di Convegni nei vari distretti produttivi del food ad beverage per permettere al maggior numero di imprese di conoscere e partecipare a questa grande opportunità di crescita. Si inizia da Brescia, poi Parma, Milano, Torino, Bari, Catanzaro, Palermo e via via tutti gli altri centri dell’agroalimentare di qualità.