Calabresi nel mondo: a Roma per presentare il libro di Giuseppina Volucello
L'Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo - aderente U.N.A.I.E presenterà il prossimo 18 marzo 2010 alle ore 17.30 presso la Camera dei Deputati a Roma il libro di Giuseppina Volucello "Cultural planning: la pianificazione delle risorse culturali per lo sviluppo urbano economia applicata ai settori produttivi"- edito da Rubbettino.
L'evento si svolgerà in collaborazione con Learn To Be Free e con AFM Europa, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione Rubbettino e vedrà gli interventi di saluto di Franco Narducci Vicepresidente Commissione Affari Esteri - Camera dei Deputati - Presidente U.N.A.I.E, di Domenico Naccari Consigliere Comune di Roma - Delegato ai rapporti con la Comunità Calabrese, di Irene Pivetti Presidente Fondazione LTBF, di Giuseppe Chiaravalloti Vicepresidente Garante Privacy;
introdurranno: Innocenzo Cruciani Presidente Scuola di Giornalismo radiotelevisivo di Perugia, Mario Caligiuri Docente dell'Università della Calabria e Sindaco di Soveria Mannelli, Elia Colabraro Economista, Membro Comitato Esperti Cassa Depositi e Prestiti;
interverranno sul tema: Luigi Maria Lombardi Satriani ordinario di Etnologia all'Università "Sapienza" di Roma, Edoardo Mollica Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Florindo Rubbettino Editore, S.E. Mons. Giovanni Marra Arcivescovo Emerito di Messina, concluderà l'autrice e modererà l'incontro Gennaro Maria Amoruso Presidente Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo.
Cultural planning è il tema delle politiche urbane, secondo modalità culturalmente «orientate e integrate», per una crescita sostenibile dello sviluppo economico e per la rigenerazione e riqualificazione urbana. La cultura è un fattore dinamico di coesione sociale ed è il volano per lo sviluppo integrato e duraturo del e nel territorio. Di qui, l'analisi del fattore «cultura» anche sotto il profilo identitario, in quanto esso trasmette il suo legame con le tradizioni locali ma, soprattutto, in quanto il fine supremo del bene cultura e delle attività di pianificazione culturale integrata è, in ogni caso, il perseguimento del benessere degli individui, in particolare, e della società, in generale. È auspicato il rafforzamento della capacità competitiva delle imprese, in un circolo virtuoso di modello ideale, non meramente speculativo; è tracciato, altresì, il profilo del governo della complessità del territorio e delle politiche di sviluppo dello stesso, nel rispetto del principio democratico della cooperazione tra i vari livelli di governo, per la proposizione di allestimenti di piano dal basso, partecipativi e comunicativi, in grado di intercettare i bisogni della comunità e nella ricerca continua di processi di convergenza tra politiche culturali e politiche di sviluppo socio-economico. Le città e i loro territori sono, dunque, la sede naturale di sviluppo del progresso sociale, politico ed economico; essi sono i laboratori in cui sono elaborate, perfezionate e sviluppate le nuove politiche per una formazione responsabile e consapevole, tesa a migliorare il coinvolgimento e la produttività delle risorse umane.