Armi in area protetta: tre cacciatori denunciati in Sila
Hanno introdotto delle armi e relativo munizionamento all'interno del Parco Nazionale della Sila senza essere in possesso delle autorizzazioni necessarie rilasciate dall'Ente Parco. Per questo motivo, 3 uomini, tutti residenti nella provincia di Cosenza, sono stati denunciati, dal personale della Polizia Provinciale di Cosenza, all'Autorità Giudiziaria. Gli Agenti del distaccamento di Camigliatello, durante l'attività di controllo, predisposta dal Comandante del Corpo, dott. Giuseppe Colaiacovo, finalizzata al contrasto del bracconaggio, hanno colto in flagranza di reato i tre cacciatori, C.A. di anni 38, C.S, di anni 70 e F.G. , di anni 53, in località Macchia di Pietro, nel comune di San Giovanni in Fiore, area che ricade nel Parco Nazionale della Sila.
I cacciatori, nonostante non fossero in possesso delle autorizzazioni necessarie, si erano introdotti all'interno del Parco e trasportavano, a bordo di una autovettura, dei fucili e le relative munizioni, nonché altro materiale necessario per la caccia. Gli Agenti hanno immediatamente provveduto ad identificare e denunciare i cacciatori all’Autorità Giudiziaria competente ed a sequestrare i fucili con relativo munizionamento. I tre cacciatori dovranno ora rispondere del reato di introduzione di armi in modo non autorizzato all’interno di un’area protetta, in violazione della Legge 394/91. Dall’apertura della stagione venatoria ad oggi numerosi sono stati i controlli effettuati dagli Agenti della Polizia Provinciale di Cosenza, durante i quali sono stati elevati molteplici verbali amministrativi e penali, nonché sequestri di fucili e richiami elettromagnetici. L’area del Parco della Sila è una delle aree maggiormente soggetta ad illeciti venatori. Qui, in pochi mesi, sono stati effettuati circa 200 controlli, durante i quali sono stati accertati diversi illeciti.