Istituire l’Enoteca e l’Elaioteca regionale, Pacenza: “Una risposta del centrodestra agli elettori”
“Accolgo con piacere l’avvenuta approvazione da parte della giunta regionale degli atti costitutivi dell’Enoteca regionale che comincia così a prendere corpo”.
Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, sottolinea l’importanza dell'approvazione (avvenuta nella riunione odierna) da parte della giunta regionale degli schemi di atto costitutivo, statuto, regolamento di attuazione e bozza di logo caratteristico, dell'enoteca regionale “Casa dei vini di Calabria” e dell'elaioteca “Casa degli Oli di Calabria”.
“Di fatto – spiega l’onorevole Pacenza – si è così concluso il percorso amministrativo, di competenza regionale, per dare vita all'istituzione di questi due importanti Enti che avranno il compito di promuovere, valorizzare e commercializzare i vini e gli oli calabresi. Come sottolineato dall’assessore regionale Trematerra si tratterà di due enti a carattere privatistico che saranno gestiti dagli stessi produttori per meglio raggiungere gli obiettivi statutari alla base della loro costituzione. Ho avuto più volte modo di sottolineare che sento particolarmente vicino il raggiungimento di questo obiettivo per il Cirotano, in quanto, l’istituzione dell’Enoteca regionale in questo territorio è stata una delle priorità con cui ho iniziato il mio mandato di consigliere regionale. Ricordo, infatti, che il 7 aprile del 2009 depositai un disegno di legge proprio per istituire nel Cirotano la sede dell’Enoteca regionale perché è qui che si registra il 90% delle produzioni di vini calabresi col marchio doc.
Il Ddl incontrò però subito gli ostacoli frapposti dall’ex assessore regionale all’Agricoltura, Mario Pirillo. L’oggi parlamentare europeo del Pd, all’epoca dei fatti, intendeva trapiantare l’Enoteca a Lamezia suo territorio d’appartenenza elettorale. In quel frangente, ricordo inoltre, che nessuno degli esponenti di centrosinistra in giunta e in consiglio regionale, soprattutto quelli che erano espressione del Crotonese, si opposero ai veti mossi alla Ddl dall’ex assessore regionale Pirillo. È stata poi la giunta regionale guidata da Peppe Scopelliti a mettere fine alle diatribe innescatesi a livello politico e territoriale approvando un proprio disegno di legge successivamente approvato dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio nella seduta del 30 gennaio 2011”.