Registro tumori, Pacenza: l’elaborazione dei dati raccolti richiede circa 5 anni

Calabria Attualità

“Intendo precisare ai cittadini di Crotone e Cosenza che l’attività del Registro è già in essere a partire dal 2009 e che alle due Aziende sanitarie competenti è stata assegnata piena autonomia gestionale ed organizzativa per il funzionamento dello stesso”.

Il presidente della Commissione Sanità Salvatore Pacenza intende compiere alcune precisazioni sulla notizia riguardante l’area Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara che non è stata inserita tra quelle oggetto del nuovo rapporto “Sentieri” finanziato dal ministero della Sanità e coordinato dall’Istituto superiore di Sanità.

“Ho già avuto modo – commenta l’onorevole Pacenza – di rendere noto nel mese di marzo scorso alcune rassicurazioni che mi erano venute in tal senso per il tramite del dottor Emanuele Crocetti che è il segretario nazionale dell’Airtum (l’Associazione italiana registri tumori che coordina le attività dei vari registri già presenti in Italia). Il dottor Crocetti mi aveva garantito la massima disponibilità per la valorizzazione dei registri tumori in Calabria.

Lo stesso mi aveva reso noto anche la imminente erogazione di fondi europei destinati a tal fine. Se non ci sono ancora risultati tangibili sul Registro tumori di Crotone e Cosenza è perché lo studio e l’elaborazione dei dati raccolti nel registro dei tumori, per avere valore scientifico, richiedono una rilevazione di lungo periodo che si attesta intorno ai 5 anni.

Per le suddette province calabresi sarà quindi possibile cogliere i primi responsi del monitoraggio tra la fine del 2014 e il 2015. Il mancato attenzionamento da parte del rapporto Sentieri sulla situazione dell’incidenza di alcune patologie tumorali sulla popolazione di riferimento dell’area Sin Crotone-Cassano-Cerchiara non può quindi essere correlata al funzionamento del Registro tumori che, ribadisco, c’è ed è attivo da anni ormai.

Si tratta di un tema di estrema delicatezza che merita maggiori approfondimenti, sia da parte della stampa, che da parte delle associazioni che si occupano della tematica. Non è più accettabile assistere a questo modo sommario di liquidare il lavoro certosino e sistematico compiuto da molti professionisti che in Calabria si occupano di compilare il registro tumori”.