Registro regionale dei tumori, Pacenza: ieri 15 audizioni
“Sono state in tutto 15 le audizioni realizzate ieri dalla terza Commissione tra i rappresentanti delle associazioni e i comitati civici che si occupano di tutela della salute e dell’ambiente in Calabria: lo reputo un numero significativo per raccogliere le istanze e le preoccupazioni che vivono i calabresi rispetto a queste tematiche assai delicate”.
È il commento del presidente della Commissione Sanità Salvatore Pacenza rispetto ai contenuti della seduta dedicata all'istituzione ed al funzionamento del registro regionale dei tumori.
“Penso sia stata un’occasione importante – commenta l’onorevole Pacenza – per ridurre quella distanza tra istituzione e cittadino in quanto abbiamo invitato associazioni e comitati civici alla partecipazione attiva sull’attuazione e il funzionamento di uno strumento così importante. A tal proposito, mi preme sottolineare che il Registro per i tumori è uno strumento per lo studio e il monitoraggio in merito all’insorgenza di patologie tumorali, utile alla prevenzione e al controllo di queste malattie sulla popolazione di riferimento.
Ecco perché, esso, non è assolutamente da mettere in relazione con l’aumento di patologie cancerogene fra la popolazione. Il registro tumori, bensì, si può considerare assai utile per comprendere il perché dell’insorgenza di tali fenomeni e soprattutto perché questi si verifichino con più incidenza su una campione statistico significativo piuttosto che su un altro. Lo studio e l’elaborazione dei dati raccolti nel registro dei tumori, per questi motivi, richiede una rilevazione di lungo periodo che si attesta intorno ai 5 anni.
Fra le province calabresi sarà possibile cogliere i primi responsi del monitoraggio (che è in gran parte già stato avviato) nel 2014. Più nello specifico, si attende che arrivi la certificazione dell’Airtum (l’Associazione italiana registri tumori) che coordina le attività dei Registri tumori già presenti in Italia. Per quanto riguarda l’attività in essere è emerso che sono già attivi i registri delle macroaree di Catanzaro e di Cosenza-Crotone. Alla provincia catanzarese presto verrà aggregato anche il territorio di Vibo.
Per quanto riguarda Cosenza-Crotone vorrei rendere noto che l’attività del Registro è già in essere da oltre un anno e mezzo. Inoltre, come previsto dalla delibera di giunta del 2009 (quella che istituisce il Registro dei tumori) alle due Aziende sanitarie di Cosenza e Crotone si assegna piena autonomia gestionale ed organizzativa per il funzionamento del Registro dei tumori. Le rilevazioni in esso contenute, per tanto, saranno riferibili al territorio di loro competenza e non alla macroarea.
Questo per tranquillizzare le numerose associazioni e comitati civici del Crotonese che, da anni, chiedono l’istituzione autonoma del Registro dei tumori per correlare, eventualmente, l’incremento di specifiche patologie cancerogene ai disastri ambientali riconosciuti al territorio pitagorico dopo oltre 70’anni di attività industriale (Crotone è Sito d’interesse nazionale). Infine, dopo alcune difficoltà burocratiche e organizzative, partirà a breve anche il Registro dei tumori per il territorio di Reggio Calabria che ieri è stato al centro dei lavori della terza Commissione”.