Presentazione del libro "Banditi e schiave. 'Ndrine, albanesi e il codice Kanun"

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Presentazione del libro "Banditi e schiave. 'Ndrine, albanesi e il codice Kanun"

Verrà presentato giovedì 18 marzo, sul Terrazzo Pellegrini il volume di Arcangelo Badolati e Giovanni Pastore "Banditi e schiave. 'Ndrine, albanesi e il codice Kanun", prefazione di Antonio Nicaso - introduzione di Attilio Sabato, Pellegrini Editore. Alla presentazione interverranno : Geneviève Makaping, direttore Metrosat, Marina Pasqua, avvocato, Domenico Airoma, Procuratore Aggiunto Cosenza, Vincenzo Luberto, Pubblico Ministero DDA Catanzaro, Attilio Sabato, Direttore Ten. Il volume "Banditi e schiave. 'Ndrine, albanesi e il codice Kanun" è scritto a due mani dai giornalisti Arcangelo Badolati, caposervizio della "Gazzetta del Sud" e Giovanni Pastore, vicecaposervizio dello stesso quotidiano. Ne cura l'attenta prefazione Antonio Nicaso, massimo esperto delle organizzazioni criminali a livello mondiale e direttore della collana "Mafie" che ospita il volume di Badolati e Pastore. L' introduzione è di Attilio Sabato direttore dell'emittente televisiva TeleEuropa Network. Così Antonio Nicaso nella prefazione: "Negli anni Novanta, era la strada della speranza, la nuova America. Oggi dall'Adriatico a bordo dei gommoni che un tempo trasportavano clandestini, arrivano droga, armi e schiave. È il nuovo business della mafia albanese, clan potentissimi rinserrati nei loro vincoli di sangue, un familismo inviolabile, come quello della 'ndrangheta. Le fis, le famiglie allargate patrilocali e patrilineari, costituiscono l'ossatura di una mafia che rischia di diventare uno dei problemi più seri per l'intera Europa, una sfida nella sfida, o meglio la sfida delle sfide. Quando ancora in Italia passavano per straccioni, gli schipetari nel Queens, la frontiera dei boss italo-americani, mettevano in discussione il potere dei Gambino, dei Lucchese e dei Colombo. Il libro di Arcangelo Badolati e Giovanni Pastore ha la forza dell'inchiesta giornalistica, la capacità di scrutare in ambienti poco conosciuti e, pertanto, finora, fortemente sottovalutati. Banditi e schiave è un volume che si legge tutto d'un fiato con le sue storie di violenze, abusi e omicidi, ma soprattutto colma un vuoto, dovuto alla mancanza di studi seri e approfonditi sulla mafia albanese" In questo testo si parla tra l'altro di inchieste non ancora approdate al dibattimento o processi che ancora non sono giunti a sentenza definitiva. Per tutti i protagonisti di queste vicende, vale la presunzione di innocenza.