Movimento “Parliamone” su parco eolico di Santa Maria

Catanzaro Attualità

Sul parco eolico di Santa Maria condividiamo quanto dichiarato dall’ex presidente della Commissione urbanistica Carlo Nisticò, non solo per le sue puntuali considerazioni da tecnico esperto qual è, ma soprattutto perché riteniamo che l’adozione di nuove tecnologie debba necessariamente partire da un complessivo piano di sviluppo che tenga conto di vari fattori: consumi, vocazione del territorio, e principalmente di possibilità occupazionali”. - E’ quanto sostiene Ivan Mancuso, fondatore del neo movimento civico “Parliamone”. -

“Un parco eolico a Santa Maria – aggiunge – si tradurrà in una devastante modifica ambientale che lascerà segni indelebili su tutto il territorio. Ci chiediamo dove sono le associazioni ambientaliste locali e perché mai non hanno manifestato il loro dissenso. Ma tant’è. Ciascuno – a volte – vede le cose coi propri occhi e non con quelli della collettività”.
“Parliamone” - né di destra, né di sinistra - non è certamente contro lo sviluppo di nuove soluzioni, ma come movimento siamo più che convinti che ogni territorio necessita di adeguate e mirate tutele. E per Santa Maria le pale eoliche non ci pare rappresentino una soluzione ottimale. Ai catanzaresi è sufficiente guardare di notte le colline dei paesi limitrofi per rendersi conto delle gravi devastazioni ambientali legate ad un parco elolico privo di una programmazione complessiva”.

“Ma poi – continua Mancuso – quali benefici occupazionali produrrebbe a lunga scadenza una installazione del genere? Pochi sicuramente”.
“Siamo pienamente d’accordo con Carlo Nisticò – continua Mancuso – anche sul fatto che questa giunta e la maggioranza del consiglio comunale non hanno alcuna responsabilità. Né ci sembra, comunque, che gli errori siano solo dei precedenti amministratori. Il primo errore lo hanno commesso, negli anni, gli stessi cittadini per non aver saputo scegliere rappresentanti qualificati, capaci di amministrare con lungimiranza la cosa pubblica. Ecco perché auspichiamo che dalle prossime elezioni comunali nasca un Consiglio preparato, competente, che ami questa città, al di fuori e al di sopra di ogni logica di potere e di spartizione”.
Siamo convinti che uno sviluppo sostenibile non possa prescindere da una concertazione generale che rispetti e tuteli gli interessi collettivi, anche se ci rendiamo conto che fino ad oggi hanno prevalso le solite logiche clientelari che privilegiano soltanto alcuni settori dell’economia cittadina. Il paradosso che traspare da questa vicenda è che l’economia locale che ruota intorno alle piccole attività edilizie è completamente ferma per inconsistenti cavilli burocratici, mentre “mostri” come le pale eoliche possono essere autorizzati senza una valutazione che implichi il coinvolgimento della competente sovrintendenza paesaggistica.