Cosenza. Pozzi in Kenya con il Progetto “Dancing for the water”
Bilancio straordinariamente positivo per il Progetto “Dancing for the water” che ha toccato nel periodo natalizio almeno venti località del territorio cosentino, portando il concerto della blues singer statunitense Amy Coleman e gli Texa.co Jive, collegato alla raccolta fondi per costruire pozzi per l’acqua potabile in Kenya. Sono ormai sette anni che la Provincia di Cosenza, legando la solidarietà al periodo delle feste, propone concerti di alto livello allietando le varie comunità cosentine che non risparmiano la loro generosità a favore delle popolazioni per le quali l’acqua costituisce un problema di sopravvivenza contro la mortalità specialmente infantile. Ideatrice e Animatrice del Progetto è Adriana Toman. A partire dal 17 dicembre 2011 fino al 7 gennaio, i Concerti si sono tenuti a San Nicola Arcella, San Fili e Spezzano Piccolo, a Piane Crati e Castrovillari, a Trebisacce, a Santa Sofia d’Epiro e Montalto Uffugo, a Longobucco, a Fuscaldo e Paola, ad Aiello e Cleto, il primo gennaio 2012 a Corigliano, e poi ancora a Papasidero, a San Marco Argentano, nel Duomo di Cosenza, a Rossano ed, infine, a Diamante.
Una voce unica quella di Amy Coleman e dei testi che arrivano dritto al cuore, raccolti in un CD, hanno caratterizzato le esibizioni rigorosamente live, offrendo uno spettacolo di sorprendete fascino che ha deliziato orecchie e animo di quanti hanno avuto la possibilità di fruirne. In alcune serate l’artista newyorchese era accompagnata dal Coro “Cantus Vitae”, che ha reso lo spettacolo ancora più pregnante. Tutti gli appuntamenti, infatti, sono stati notevolmente partecipati e, spesso, la folla straripante ha applaudito ininterrottamente per alcuni minuti, riuscendo a commuovere la stessa artista protagonista dei concerti per l’apprezzamento del suo canto e per l’accoglienza calorosa della gente calabrese. Molto soddisfatto del Progetto il Presidente della Provincia On. Gerardo Mario Oliverio e l’Assessore Provinciale allo Sport e Spettacolo Pietro Lecce, i quali non solo hanno partecipato a molti dei concerti tenutisi ma hanno sostenuto di voler potenziare questa iniziativa che porta sollievo in una zona del Sud del mondo così provata dalle condizioni di carestia e penuria di un prezioso liquido qual è l’acqua.
“In primavera -così come ha annunciato nel suo breve discorso nel Duomo di Cosenza il Presidente Mario Oliverio a fine concerto- organizzeremo una Confenza Internazionale proprio sulla carestia in Africa, affinché gli Stati che ne hanno la possibilità economica accelerino un processo di intensa cooperazione per riaccendere il cammino di sviluppo e di crescita di quelle popolazioni, attivando soprattutto una reale condizione di pace nel Mediterraneo, strategico fulcro dell’Europa e fondamentale cardine del mondo occidentale”.
Grazie all’opera dei Missionari di Stella Cometa, con Don Battista Cimino in primis, quale referente responsabile del Progetto, si sono finora potuti costruire aalcuni pozzi nella zona di Nairobi ed altri ne saranno costruiti quest’anno per rendere la vita meno difficile alla gente del Kenya. Avere l’acqua significa anche poter coltivare zone aride e procurarsi il cibo per il sostentamento, altrimenti non facilmente rinvenibile, anzi carente. “Il nostro impegno sarà quello di fare sempre di più in direzione della solidarietà, -ha detto il Presidente della Provincia- e siamo orgogliosi che questo messaggio parta proprio dalla Calabria che è stata e continua ad essere una regione martoriata che soffre ed ha sofferto anche nel passato, come terra negletta e abbandonata”. “La generosità che caratterizza le nostre popolazioni porterà uno spiraglio di luce e di benessere in una parte dell’Africa così diseredata e salverà tanti bambini, offrendo loro speranza nel futuro e ridando dignità a quella popolazione, poiché non bisogna mai dimenticare, in tutte le circostanze, la centralità dell’uomo e la dignità di ogni essere umano su questa terra, bandendo ogni forma di razzismo e di pregiudizio. Intervenire per rendere migliori la qualità della vita in Kenya -ha detto ancora Mario Oliverio- significa anche fare qualche passo verso quell’intervento strutturale da operare alle radici, che oggi si impone con sempre maggiore impellenza per costruire basi solide di equità e di equilibrio dai quali non si può prescindere per un futuro di pace per tutti”.