Reggio: chieste sei condanne per esponenti cosca
Sei richieste di condanna, di cui una all'ergastolo, sono state chieste dal pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria, Marco Colamonici, nel processo con rito abbreviato nei confronti di presunti esponenti della cosca Borghetto-Zindato-Caridi, federata con quella dei Libri. I sei imputati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsioni, danneggiamento ed intestazione fittizia di beni. La condanna all'ergastolo – scrive l’Ansa - è stata chiesta per Francesco Zindato detto 'Checco', accusato dell'omicidio di Giuseppe Lauteta, ucciso per motivi passionali nel gennaio del 2006 a Reggio Calabria. Lauteta secondo l'accusa fu ucciso davanti alla sua fidanzata che precedentemente aveva avuto una relazione sentimentale con Zindato. Dopo l'omicidio di Lauteta la ragazza decise di riprendere la relazione con Zindato. Per Andrea Gaetano Zindato, fratello di 'Checco', il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 20 anni; Antonio Caridi (18 anni); Sebastiano Idotta (10 anni); Antonino Arabesco (8 anni); il collaboratore di giustizia Carlo Mesiano (8 mesi). I sei imputati furono arrestati, con altre 33 persone per le quali è in corso il processo con rito ordinario, nell'ambito dell'inchiesta della squadra mobile di Reggio Calabria chiamata 'Alta Tensione'. Oltre agli arresti furono anche sequestrati beni per 50 milioni di euro.