Bevacqua: “Nunnari, riflessioni e interrogativi importanti”
"Il 14 scorso ho partecipato, in rappresentanza della Provincia di Cosenza, all’annuale Marcia della Pace, fortemente voluta dall’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons. Nunnari. Al termine, a tutti i presenti è stata consegnata dallo stesso Arcivescovo la lettera indirizzata specificatamente ai politici “La politica: un servizio all’uomo”. - Comunica una nota stampa di Mimmo Bevacqua, vicepresidente Provincia di Cosenza - Devo sinceramente ammettere che, d’acchito, avevo sottovalutato la lettera, ma a casa, pagina dopo pagina, le parole dell’Arcivescovo hanno suscitato in me numerose riflessioni e, soprattutto, ogni pagina era un “pugno nello stomaco”; il linguaggio semplice e severo di Mons. Nunnari ha raggiunto cuore e mente.
Da credente impegnato nelle istituzioni e che quotidianamente “fa politica”, l’invito a “ritrovare la strada”, a “riscoprire le motivazioni profonde”, a “spalancare porte e finestre” per ossigenarci all’aria fresca mi ha particolarmente colpito.
Noi politici percorriamo ancora la “retta via”, quella via che abbiamo intrapreso anni fa con tanto entusiasmo giovanile? Siamo capaci di vedere il mondo con occhi nuovi? Siamo, forse, tanti moderni feudatari?
Riflessioni e interrogativi importanti, soprattutto in questi tempi di crisi ed ancora più importanti perché la lettera è scritta da un vescovo del Sud per i politici primariamente del Sud. Questo Sud, che malgrado gli sforzi della politica e della società civile, si allontana sempre più dal resto d’Italia. Questo Sud abbandonato (“giustizia mancata”), ma anche fatalista. - Continua la nota - E finalmente si parla delle connivenze fra amministratori e criminalità organizzata, chiamata coraggiosamente col suo nome: mafia, senza paura e ad alta voce.
Ora, a noi “politici” il compito di attualizzare il messaggio di mons. Nunnari. Abbandoniamo per un po’ le nostre tattiche, congressuali e non, le nostre divisioni ed anche le nostre invidie. Fermiamoci per un momento a riflettere. Nelle nostre assemblee si fanno spesso tante parole, ma parole che restano li, che non escono fuori, che non incidono sulla vita delle nostre genti. Soprattutto abbiamo bisogno delle nuove generazioni. Quanti lunghi comunicati quotidianamente sui giornali, ma pochi incontri: bussiamo spesso alle porte delle redazioni, ma non alle porte del del disoccupato, del cassintegrato, del giovane precario, dell’anziano solo, della ragazza madre.
Il compito è arduo, ma con convinzione, pazienza e coraggio, come diceva Lazzati, possiamo riuscirci.
E già da domani, tutti, credenti e non credenti, di tutti i partiti, possiamo dare un segnale. Abbandoniamo le nostre noiose riunioni e ritroviamoci insieme per riflettere sulle parole di Mons. Nunnari. Cerchiamo di riscoprire insieme la politica come “bene comune”. Non dimenticando che il cristiano – come ricorda Padre Arcivescovo – è “per vocazione segno di contraddizione”. Da qui l’idea di promuovere a breve un incontro a piu voci e tra più esperienze per riflettere insieme sui contenuti della lettera, che non può riguardare solo un partito, ma tutta la società calabrese e cosentina. - Conclude - Sarebbe il primo “miracolo” della lettera."