Cavarretta sul Parco Archeologico di Capocolonna e strutture connesse
Riceviamo la lettera del coordinatore del movimento Rinascimento, avv., Silvano Cavarretta, sulla fruibilità e l'utilizzo delle strutture nell'area archeologica di Capocolonna inviata all'arch. Francesco Prosperetti, dott.ssa Simonetta Bonomie dott.ssa Maria Grazia Aisa:
"Il sottoscritto Avv. Silvano Cavarretta, in qualità di coordinatore del Movimento politico-culturale “Rinascimento”, intende con la presente, sollecitare – ai destinatari della presente e ad ognuno per quanto di specifica competenza ed onere -, il completamento per il quale è stato progettato e già realizzato, il Parco archeologico di Capocolonna.
Non vi è dubbio che la struttura museale così come è stata concepita rappresenta un razionale esempio espositivo che consente ai visitatori di interagire in forma diretta con i reperti e con la sua storia, ma è altrettanto indubbio che l’aver programmato la costruzione di strutture connesse da destinare a locali per ristorante, per bar, per sale espositive ed ampi giardini, doveva e deve rispondere a finalità non squisitamente culturali, bensì rispondenti a criteri integrativi di ordine economico e sociale.
Queste strutture, dotate di accessori (bancone, bar, cucina, arredi, ecc…) e pronte per l’uso, ormai collaudate dall’anno 2006, di fatto ad oggi non hanno ancora aperto i battenti, con il rischio che diventano zone di passaggio, di sgombero e/o di deposito con quello che ne consegue, anche per il non utilizzo delle attrezzature.
Ebbene: la proposta che “Rinascimento” rivolge è che tutte le strutture sopracitate vengano finalmente utilizzate per gli scopi per i quali sono state realizzate e cioè per attività collaterali di servizio in un parco che non può essere relegato solo ed esclusivamente a sala-museo.
Avviare le procedure di gara per la gestione del ristorante, del bar, delle varie sale non adibite ad esposizioni museali-archeologiche, dovrebbe concludere un iter obbligato e divenire a breve una risposta concreta e dovuta rispetto ad una crescente situazione di crisi economico-sociale ed una indifferibile necessità di rivitalizzazione della cultura in senso dinamico, ad uno sviluppo del turismo culturale in chiave qualitativa ed occupazionale.
Non è difficile ipotizzare da qui a breve, un parco archeologico con un bar ed un ristorante sempre aperto, ad iniziative artistiche (convegni culturali, esposizioni, organizzazioni di eventi…), che purtroppo la cronica carenza di locali a Crotone rende estremamente difficile.
La presente sollecitazione deve servire ad accelerare le procedure di utilizzo delle strutture di cui trattasi ed evitare che si possano configurare “distrazioni” e/o “dispersioni” nelle destinazioni d’uso di immobili, costruiti con finanziamenti pubblici ben finalizzati.
Infine, “Rinascimento” propone nell’immediato al Comune di Crotone, di chiedere alla Soprintendenza Archeologica della Calabria, la disponibilità di alcune sale, attualmente inutilizzate, per collocarvi la pinacoteca comunale, prima allocata nel “Bastione Toledo” dal momento che tale struttura in corso di una interminabile ristrutturazione, rivedrà probabilmente la luce alle “calende greche” ed anche e soprattutto per evitare che la preziosa collezione di dipinti e sculture continui a giacere in angusti ripostigli alla mercè dei topi, dell’umidità e di rischi di altro genere.
Nell’auspicare pertanto un fattivo e pronto riscontro in merito a tutti i destinatari della presente, ai quali rimarca che quanto prospettato non costa certo né tempo né fatica, si rimane in attesa di Vs. tempestive determinazioni.
Riservando in caso negativo, di intraprendere ogni altra iniziativa che si dovesse rendere necessaria e/o opportuna per la salvaguardia ed utilizzo collettivo dei beni pubblici, porge distinti ossequi."