Crotone. Spiaggiamento delfini, le dichiarazioni del dirigente Leto
"La dichiarazione del consigliere comunale di Crotone Michele Marseglia" - scrive in un comunicato il dirigente della provincia di Crotone Antonio Leto - "sul caso dello spiaggiamento dei delfini solleva problemi che hanno sicuramente fondatezza e che meritano attenzione e iniziative adeguate, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei pescatori. Non vorrei, però, che si determinassero equivoci e giudizi errati in merito a responsabilità e a situazioni difficili, pur presenti, ma che bisogna inquadrare nei giusti termini per non creare falsi obiettivi di polemica, anche involontariamente. Non è esatto dire, per esempio, che i divieti all’interno dell’area marina protetta riguarderebbero solo i pescatori. Quelli residenti a Crotone e a Isola Capo Rizzuto, infatti, possono svolgere attività di pesca regolamentata nelle zone B e C della riserva marina.
"Resta esclusa la zona A, ma essa copre solo il quattro per cento dell’area protetta. Inoltre, - continua Leto - proprio per venire incontro alle esigenze manifestate dalle categorie di pescatori, l’Amministrazione Provinciale, ente gestore della riserva marina, ha recentemente annunciato un’iniziativa per il ripopolamento di astici e aragoste. Per quanto concerne le attività estrattive ricordo che esse non vengono condotte all’interno della riserva e che la ricerca di gas dentro i confini di quello che è un Sito di Interesse Comunitario (SIC), effettuata con la postazione installata nel 2008, avviene all’esterno dell’area protetta, anche se nelle immediate vicinanze. Non è mancata, comunque, da parte della direzione dell’AMP “Capo Rizzuto”, la stigmatizzazione di quanto stava accadendo e la conseguente segnalazione alle autorità competenti. Le altre postazioni sono anteriori alla data di nascita della riserva marina. Sono precisazioni che ritengo opportune, ma che nulla tolgono alla validità della denuncia del consigliere Marseglia e alle sue giuste preoccupazioni, che sono anche le nostre. Difendere e tutelare il territorio, il suo patrimonio ambientale e naturalistico e i diritti di agenti fondamentali del mondo marinaro, come i pescatori, è obiettivo che ci accomuna e che ci deve vedere uniti. Con questo fine, ovvero il massimo coinvolgimento nella conduzione dell’AMP di tutti soggetti in vario modo impegnati in attività legate al mare, è stata creata mesi fa la Consulta per la riserva marina. Credo che in tutti coloro che vogliono il bene della città e della provincia non ci sia il perseguimento di interessi particolari, ma il desiderio di vedere rinascere la nostra comunità e di offrire ai nostri giovani motivi per amare la loro terra e per costruire qui il loro futuro.