Confcommercio. “Via falsi esperti dal porto di Gioia Tauro”
Attenzione e impegno per portare il porto di Gioia Tauro fuori dalla crisi. E' quanto chiede la Confcommercio di Reggio Calabria in una nota che richiama lo studio del Cust di Messina che analizza storia antica e recente dello scalo container di Gioia Tauro. "Finalmente - scrive la Confcommercio - qualcuno si è accorto della somma continua di errori che si sono stratificati su quella infrastruttura. Poco importa se, le stesse identiche cose, le ripentiamo da anni. L'importante è che, con tutta l'autorevolezza di un Centro Universitario, oggi si ammette quella che giustamente, viene sintetizzata in una "rapina imprenditoriale".
Una presa di coscienza, una consapevolezza, che ha dato immediati riscontri se, il governatore Scopelliti, in un momento cosi critico della complessiva politica del Paese, dati alla mano comunica l'apertura di una nuova "linea" che collegherà Gioia Tauro su rotte commerciali ad oggi inesplorate. E' ciò di cui abbiamo bisogno perché, quella notizia - scrive Confcommercio - restando in tema e' un faro in una notte oscura e mentre le nostre imprese, tutta la nostra economia regionale, naviga in mare tempestoso.
Una notizia che accogliamo con un sospiro di sollievo, quasi fosse una boccata d'ossigeno quando, in apnea, vai in "sete d'aria": complimenti, veri e sinceri, governatore, per il ruolo che lei ha ricoperto in questo successo ma, perche' al pari dei se, c'è sempre un ma, se la notizia e' importante, se il primo approdo gioiese di "Canada Express con Mv MSC Antwerp" e' clamoroso, ancora piu' impressionante, caro governatore, sarebbe avere la certezza che a quella azione segua la consapevolezza di ripulire la Regione e cio' che dalla Regione scaturisce e va a comporre e realizzare la politica di sviluppo dell'Ente, da falsi esperti, da maneggioni espressione solo di poteri forti che, come lei ben sa, sono anche quelli di natura imprenditoriale e che hanno venduto e sfruttato quella magnifica infrastruttura portuale".
Da qui l'appello al presidente Scopelliti a rivedere anche questo, "perché darebbe un senso compiuto - scrive Confcommercio - ad un impegno che non intendiamo negarle che, anzi, siamo certi ora rivolgera' con la stessa tenacia e determinazione alle voci dei fondi di investimento e alle infrastrutture collegate al porto. Ma, sempre quel ma, se lei non avviera' una sua rivisitazione di correlazione su dove e con chi si debba parlare di sviluppo, in quello come in tutti gli altri comparti economici della Regione, temiamo che l'ennesimo sgambetto potrebbe essere dietro l'angolo".